BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] metà gentiluomo; uomo politico, s'adoprò per quella "libertà d'Italia" da lui intesa come "benignità dei principi, riverenza della plebe e gente inferiore al nobile", governi che passano "per eredità" e non "per sorte, merito e allo spesso per danaro ...
Leggi Tutto
COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] , testé laureatosi alla scuola del Fadda con una dissertazione, donde il padre trasse il grosso libro postumo sul Tribunato della plebe (Napoli 1916): "un libro - egli scrisse (Studi critici, II, p. 13) - che è per me fonte assidua di tormento e ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] contro le turbolenze partigiane, contro "le ambizioni e le spiacevolezze e i fastidi" dei cittadini dell'infima plebe ovvero di recente inurbati, "tolti dalla cazzuola o dall'aratro e sublimati al nostro magistrato maggiore". Sempre difficili ...
Leggi Tutto
CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] sua vita" (Lettere, I, p. 53;Tabarrini, pp. 93 s., rispettivamente).
Avvertiva, però, l'indifferenza sogghignante della "plebe", la sua "leggerezza ordinaria": e ne traeva amaro insegnamento ed incerto auspicio per l'avvenire.
A costruirlo, credeva ...
Leggi Tutto
DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] , o signori, quando questa libertà cesserà di essere una menzogna? Quando noi avremo effettivamente uomini liberi; quando della plebe avremo fatto un popolo libero ... Provvedere all'istruzione popolare sarà la mia prima cura"). In questo ambito si ...
Leggi Tutto
AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] l'egemonia e la tutela del partito, disposti a riconoscere la funzione maieutica a quei capi capaci di trasformarli da plebe in operai consapevoli.
Frattanto, dopo che egli aveva ammorbidito le proprie tesi con un terzo articolo (La nostra lotta per ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO, Giovanni
Gaspare De Caro
Nacque in Bologna il 15 febbr. 1443, unico figlio di Donnina di Lancellotto Visconti e di Annibale, il protagonista delle lunghe lotte in difesa della autonomia [...] da un esercito pontificio furono sconfitti: in conseguenza di questo fallito tentativo Ercole Marescotti in Bologna conduceva la plebe a distruggere completamente il palazzo Bentivoglio; e a Milano il governatore francese, su richiesta di Giulio II ...
Leggi Tutto
FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] , e nello stesso Stato avrebbe rappresentato "una gran pena" per l'aristocrazia e "una pena molto piccola per la plebe". Ma nel confronto con il rigore egualitario del Beccaria il progetto filangieriano appare più condizionato dalla realtà giuridica ...
Leggi Tutto
AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] -93, quando egli aveva saputo prevenire i disordini e nello stesso tempo era venuto incontro ai bisogni della plebe palermitana con adeguati provvedimenti. Questa sua sollecitudine per le necessità degli strati sociali più umili, dovuta a generosità ...
Leggi Tutto
CITOLINI (Cittolini, Citolino), Alessandro
Massimo Firpo
Figlio di Teofilo, nacque intorno al 1500 a Serravalle (a ridosso dell'odierna Vittorio Veneto, in provincia di Treviso) da famiglia agiata, [...] , ricordava "un povero M. Alessandro Citolini", cui alcuni mesi prima era stato "rotto e fracassato un braccio" dalla violenta plebe londinese. Nella lezione definitiva del testo bruniano il nome del C. verrà espunto e al suo posto sarà inserita la ...
Leggi Tutto
plebe
plèbe s. f. [dal lat. plebs plebis]. – 1. Propriam., parte della popolazione dell’antica Roma, formata da piccoli proprietarî, artigiani, trafficanti, nullatenenti, ecc., che inizialmente non godeva di tutti i diritti politici (dei quali...
plebano
agg. [dal lat. mediev. plebanus, der. di plebs nel sign. di «pieve» (v.)], non com. – Relativo, appartenente a una pieve: parroco p., titolare di una pieve; chiesa p., pieve (in quanto edificio sacro): all’orologio della chiesa p....