Nella Grecia antica, il governo degli ἄριστοι, i «migliori» per eccellenza di nascita e per privilegio di ricchezza. Potente già nel periodo monarchico, in cui affiancò il sovrano distinguendosi per l’ἀρετή, [...] e significato diverso dall’a. greca; ancor più complesso diviene il quadro quando, con la progressiva ascesa dei plebei, si forma un’a. plebea. Si viene costituendo la nobiltà, che attraverso le vicende dell’Impero muta nei diversi momenti la propria ...
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PERIANDRO (Περίανδρος, Periander)
Alberto Gitti
Tiranno di Corinto figlio di Cipselo. Successo al padre verso il 627 a. C. in una signoria assai solida, ne proseguì degnamente la politica. Fu uomo intellettualmente [...] corte. Alle arti, la musica e la poesia, l'architettura e la scultura, diede grande impulso. Favorì all'interno la classe plebea sulla quale si appoggiava la sua signoria: continuò l'azione paterna contro la classe nobile, a cui i Cipselidi avevano ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] , l'opportunistica monacazione, la fuga dal convento al braccio di una donna, l'impegno anticlericale della sua poesia, l'istintività plebea della sua musa, sono tratti che meglio si convengono ad un fuggiasco del convento della Mottella che non a un ...
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DALMET (Dalmaz), Margherita
Sonia Pellizzer
Nacque nel 1739 a Costantinopoli, da Giovanni Battista, speziale piemontese. In questa città conobbe Paolo Renier, bailo della Serenissima dal 1769 al 1773. [...] nemico del Renier, scrisse che egli "udendo le voci maligne di traditor de la patria, di subdolo, di ammogliato con donna plebea, già ballatrice su la corda e di costumi infami, che da per tutto publicamente si udivano; e sentendo il popolo commosso ...
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Magistrati di città sabine e latine, tra cui Roma. A Roma gli edili non sono originarî, perché non sono in un primo tempo magistrati civici, ma funzionarî plebei. Originaria è l'edilità a Tusculo, dove [...] erano divisi tra le due edilità (ad esempio i ludi Romani e i Megalesia agli edili curuli; i ludi plebei e i Cerialia agli edili plebei): la cura ludorum fu però trasferita da Augusto ai pretori. È pure indubbio che gli edili, seguendo la tradizione ...
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IPPONATTE ('Ιππώναξ, Hippōnax)
Goffredo Coppola
Poeta greco del sec. VI a. C., scrittore di giambi. Figlio di Pythes e di Protis, nacque ad Efeso, e fiorì nella seconda metà del sec. VI. Fu costretto [...] Giambi ipponattei proveniente dai papiri di Ossirinco, ed anche esso conferma l'opinione che la poesia di I. fosse del tutto plebea e volgare. Nel nuovo frammento si descrive una turpe scena di lupanare; in altri si parla di iettatori, di pezzenti ...
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HACKS, Peter
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Breslavia il 23 marzo 1928. Seguace di Brecht e suo collaboratore nell'ultimo periodo berlinese, si è dedicato quasi esclusivamente al teatro, [...] dietro la facciata di moventi ideali. Il successivo Die Schlacht bei Lobositz (1956) ripropone brechtianamente la "prospettiva plebea" sull'amaro tema schiavo-padrone inserito in quello più coinvolgente della guerra, per cui non valgono motivi che ...
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BELTRAMELLI, Antonio
Renato Bertacchini
Nacque a Forlì l'11 genn. 1879 da Francesco e da Zenobia Zampa. Diplomato in ragioneria nel 1895 a Forlì, studiò all'Istituto di scienze sociali di Firenze, conseguendovi [...] tipici e caratterizzanti di quegli anni, venivano integrate con il gusto realistico di una tematica campestre e plebea, che andava oltre gli stessi presupposti folcloristici, per diventare piuttosto liricamente soggettiva e mitologica.
Così, dietro ...
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BENEDETTI, Giovanni Maria
Nacque a Siena, presumibilmente nell'ultimo decennio del sec. XV. "Di casa ignobile" lo dice il governatore mediceo Agnolo Niccolini in un dispaccio al duca Cosimo del 30 ag. [...] uno dei più decisi oppositori dei programmi egemonici di don Diego de Mendoza, tanto da acquistarsi, malgrado l'origine plebea che gli rendeva più difficile la cosa, un forte ascendente sulla parte della nobiltà cittadina più tenacemente legata alle ...
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Nel diritto romano, antiche consuetudini, di matrice per lo più rituale, che regolavano ogni aspetto della vita cittadina, tanto sul piano religioso quanto su quello profano. Per lungo tempo rappresentarono [...] , ebbe luogo con la codificazione decemvirale, quando, intorno metà del 5° sec. a.C., su pressione della parte plebea della popolazione, i patrizi consentirono all’elezione di magistrati incaricati di raccogliere in un corpus di leggi (le dodici ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
smaccato
agg. [etimo incerto; non sembra possa considerarsi un part. pass. di smaccare]. – Esagerato, eccessivo, quasi esclusivam. nell’espressione dolce s., stucchevole, e per estens., assol.: un vino s., troppo dolce. Più com. in senso fig.:...