BACIGALUPO, Niccolò (Nicolò)
Giovanni Ponte
Nato a Genova nel 1837, studiò nel collegio savonese delle Scuole pie, dove fu condiscepolo di A. G. Barrili. A diciotto anni iniziò la sua attività alle dipendenze [...] ,che prende spunto dal Vert Vert del Gresset, nella "versione" di Orazio, e soprattutto nella trasposizione genovese e plebea dell'Eneide), altre volte a toni ridanciani e spigliatamente scherzosi (come in varie liriche, per es. Oboenetto - Il ...
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BINDI, Enrico
Piero Treves
Nato da Atto e da Marianna Masi a Canapale di Pistoia il 29 sett. 1812, fu a nove anni dalla famiglia, non troppo disagiata, ma contadina e desiderosa di migliorare la condizione [...] 'egli compose in forma di spigliata e scanzonata "autobiografia" del Venosino, dando libero corso a certa vena un poco becera e plebea che spiacque sempre al Guasti, ma deliziò il Giusti. Questi, anzi, in una delle sue ultime lettere confessava al B ...
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BIANCHI BANDINELLI, Ranuccio
Ida Baldassarre
Nacque a Siena il 19 febbr. 1900 da Mario dei conti Paparoni, di antica famiglia locale (tra i suoi antenati si annovera anche un papa), e da Margarete Ottilia [...] ma che ancora provocavano polemiche e dissensi. In questa rivista apparve nel 1967 (I [1967], pp. 7-19) l'articolo Arte plebea, nel quale, riaffrontando il problema del bipolarismo dell'arte romana, il B. propone di designare appunto come "arte ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] . Non era questa una libera scelta, ma allora era considerata la via più sicura, per un giovane dotato ma di origine plebea come lui, per farsi strada nella società. Ricevette la tonsura il 17 febbr. 1740 e l'anno seguente gli furono conferiti ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] in sintonia con la comicità di Totò "dirompente e dai risvolti surreali [che] abbina […] l'arguzia plebea all'irriverenza qualunquistica della rivista, dell'avanspettacolo e dei settimanali umoristici" (Argentieri, p. 61). Costruite al ...
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PERGAMINI, Giacomo
Sergio Lubello
PERGAMINI, Giacomo. – Nacque a Fossombrone nel 1531 da Giacomo, dottore, originario di Montalboddo (oggi Ostra, in provincia di Ancona) e da Battista Azzi, sposata [...] , i poeti antichi, il Novellino.
Nei lemmi si registra una notevole attenzione alle varietà di lingua e ai registri (voce plebea, furbesca), alle varietà diafasiche, ma anche ai dialetti e alle varietà regionali.
Si tratta di un dizionario con un ...
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CANNELLI, Lorenzo
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze nel 1802. La prima notizia che lo riguarda è del 1821; il 22settembre di quell'anno redasse di suo pugno un contratto di compravendita a termine dal [...] riprendeva. Comunque, è unanime il riconoscimento, da parte degli studiosi del teatro delle maschere che la comicità tutta plebea delle sue battute e l'immediatezza dei suoi interventi di fortuna esercitarono una enorme attrattiva sul pubblico medio ...
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DATI, Bonturo
Maria Alice Nigido
Si può dire che nulla si sa, allo stato attuale degli studi, del luogo di origine e della condlizione sociale ed economica degli antenati del D., non essendo plausibile [...] a strumento di frode e malversazione"; e "l'eccezione ironica fuor che Bonturo aderge questo borghese demagogo sulla massa plebea che fece dei pubblici uffici il più sfacciato mercimonio" (F. P. Luiso). La vivida figura tratteggiata da Dante restò ...
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CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] civile con il movimento della cultura e con le riforme. Ma, dopo l'illusione riformatrice, la monarchia borbonica si era "fatta plebea" con la reazione del '99, e tale aveva continuato ad essere sino al 1860. L'ampiezza di questo impianto nel quale ...
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GONDI, Giovambattista
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze il 10 nov. 1501, quarto figlio di Girolamo di Antonio (1472-1557) e Francesca di Pietro Tornabuoni. Assai scarse sono le notizie sui suoi genitori [...] de l'Estoile, che, nel suo livore antitaliano, dipinse il G. come uno spregiudicato affarista, inevitabilmente segnato dalla sua origine plebea.
Dopo la morte del G. la maggior parte dei suoi beni passò al nipote Girolamo di Francesco (Valenza 1550 ...
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plebeo
plebèo (ant. raro plebèio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. plebeius, der. di plebs plebis «plebe»]. – 1. Della plebe, appartenente alla plebe dell’antica Roma: le magistrature p.; i consoli p.; persona di origine p.; come sost.: le lotte...
smaccato
agg. [etimo incerto; non sembra possa considerarsi un part. pass. di smaccare]. – Esagerato, eccessivo, quasi esclusivam. nell’espressione dolce s., stucchevole, e per estens., assol.: un vino s., troppo dolce. Più com. in senso fig.:...