ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] la menzione rimane di una statua di Z. Phìlios di Policleto ilgiovane o di quella dello scolaro di quest'ultimo, Athenodoros, che che nel IV sec. fanno intendere potentemente la loro voce. Plinio ricorda una figura di Z. seduto in un'assemblea degli ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] errate che ci ha trasmesso la tradizione letteraria, attraverso Plinioil Vecchio, e troppo poche sono le analisi finora eseguite Marco Aurelio, ad opera del Filarete; i lavori che ilgiovane Michelangelo compì per dimostrare a Lorenzo de' Medici la ...
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TESSUTO
S.S. Blair
J. Bloom
Il t. è composto da un ordito o catena (fili disposti longitudinalmente sul telaio) e da almeno una trama, che unisce i fili dell'ordito per la larghezza del telaio. Un [...] . nel 704 ca.) siano di fabbricazione locale. Batilde, giovane schiava di origine anglosassone data in matrimonio al re di Oriente, dove si impiegavano soltanto il filo di seta e il filato argentato e dorato. Secondo Plinioil Vecchio (Nat. Hist., 19, ...
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STATUA (εἰκών, ἄγαλμα, ἀνδριάς; signum)
E. Paribeni
L. Moretti
Nelle civiltà artistiche dell'antichità, soltanto quella greca si pose, e risolse in piena autonomia il problema della S. come rappresentazione [...] Nella massima parte queste statue sono ricordate da Pausania (v.). Secondo Plinio (Nat. hist., xxxiv, 16) chi aveva vinto tre volte aveva (396 ? Mo., n. 370). La sua s. era opera di Kanachos ilgiovane (vol. iv, p. 310).
48. - Kyniska, figlia del re ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Mondo romano
Nadia Agnoli
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti
Fonti scritte e testimonianze archeologiche concorrono a ricostruire in modo soddisfacente [...] e praeficae. Le descrizioni di Polibio (VI, 53) e Plinioil Vecchio (Nat. hist., XXXV, 6), entrambe relative a mummia di Grottarossa", entrambi di epoca antonina. Oltre alla giovane età delle defunte, le sepolture sono accomunate dalla deposizione ...
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MUSE (Μοῦσαι, Musae)
M. Wegner
Le M. sono in origine divine cantatrici. Omero (Il., i, 603 ss.) descrive com'esse cantino durante il banchetto degli dèi dell'Olimpo, mentre Apollo le accompagna col suono [...] dei seguenti scultori: Kephisodotos, Strongylion, Olympiosthenes, Prassitele e Lisippo; nel II sec. di Damophon di Messene e di Prassitele ilGiovane. In Plinio (Nat. hist., xxxv, 66) si parla di un gruppo delle M. che prima si trovava in Ambracia e ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] si celasse la bellezza della dea", e forse anche un passo di Plinio (Nat. hist., xxxiv, 54) celebrante un'Atena fidiaca di esimia bellezza opera dell'Eichler; la Sfinge ha il petto femmineo e ilgiovane un'acconciatura a piccole ciocche aderenti che ...
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Vedi POLICLETO dell'anno: 1965 - 1996
POLICLETO (Πολύκλειτος; Polycletus, Polyclitus)
L. Beschi
Red.
Scultore, prevalentemente bronzista. Le notizie biografiche fondamentali sono talvolta dubbie, data [...] dello Hafner, secondo la quale ilgiovane avrebbe tenuto nella destra alzata uno Wolters, Polyklets Doryphoros, in Münchner Jahrbuch, 1934, p. 139 ss.; S. Ferri, Un emendamento a Plinio, ecc., in Rend. Lincei, s. VI, v. XI, 1935, p. 770 ss.; id ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] il torso delicato e seminudo. La creazione è stata attribuita, senza sicuro fondamento a Policleto ilGiovane e nel tempio di Marte eretto da D. Giunio Bruto Callaico in Roma (Plin., Nat. hist., xxxvi, 26). L'aspetto di A. Pàndemos fu invece ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] su uno dei mosaici di Cartagine. Ma valendosi di diversi testi di Plinio, di Ateneo e persino di Sofocle, lo Stern ha dimostrato che la che porta, con rami, su un paniere piatto, ilgiovane del Calendario del 354, davanti la statua di Hermes ...
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pliniano agg. [dal lat. Plinianus, der. di Plinius «Plinio»]. – 1. Di Plinio, con riferimento sia a Plinio il Vecchio, naturalista e scrittore latino (23-79 d. C.), sia a Plinio il Giovane, nipote del precedente, scrittore e uomo politico (61-62...
giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da g....