Svetonio Tranquillo, Gaio
Erudito e biografo latino (n. intorno al 69 d.C.). Visse a Roma nell’ambiente della corte; amico di Plinioil Giovane, fu da lui raccomandato a Traiano. E già sotto Traiano [...] dalla sua carica di segretario; incerte sono le fonti letterarie, tra le quali sono sicuramente le storie di PlinioilVecchio, Livio, Asinio Pollione, Cesare, le autobiografie di Augusto, Tiberio, Claudio, Vespasiano. Le Vite di S. ebbero una ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] brevi composizioni dà un quadro vivace della società del tempo e il profilo di una Roma cinica e levantina. Nella prosa, oltre Quintiliano, hanno importanza PlinioilVecchio, storico, filologo, enciclopedico, e Frontino, scrittore di cose militari e ...
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Umanista spagnolo (n. Madrid 1588 - m. 1654). Commentò con grande erudizione autori latini (Petronio, Pomponio Mela, PlinioilVecchio) e le prime sei Musas del suo amico F. Quevedo. Una mentalità più [...] duttile e più moderna che in queste opere rivela nella Nueva idea de la tragedia antigua (1633) che è una libera interpretazione della poetica d'Aristotele, della quale nega il rigore precettistico e il valore di norma. ...
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Nome di due scrittori latini, padre e figlio, vissuti fra il 149 e il 60 a. C., ricordati da Varrone, PlinioilVecchio e Columella, autori di una vasta opera De agri cultura, non giunta a noi, ma che [...] ebbe molto credito pur non avendo carattere generale perché si riferiva a un possesso dei S. nella Gallia Cisalpina; comprendeva anche argomenti di economia domestica ...
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Letterato (Parigi 1752 - Noventa di Piave 1836). Si laureò in legge a Padova, dove insegnò poi letterature classiche e quindi diritto pubblico. Dopo aver ricoperto varie cariche nel regno d'Italia, riprese [...] (1815-25) l'insegnamento. Facile ingegno, tra le sue opere si ricordano traduzioni di Cicerone, Livio, PlinioilVecchio. ...
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Giurista e scrittore latino (sec. 1º d. C.), ricordato da PlinioilVecchio come legatus pro praetore ad ius dicendum in Spagna; secondo Aulo Gellio, scrisse un libello Ciceromastix "sferzatore di Cicerone", [...] in cui sosteneva che Cicerone aveva poca proprietà di linguaggio ...
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Umanista (Scutari 1468 circa - Padova 1526). Rettore delle scuole della Repubblica di Ragusa, prof. a Brescia dal 1502 e a Padova dal 1517. Lasciò tra l'altro orazioni e commenti a PlinioilVecchio e [...] il Giovane, Apuleio, Vittorino, Cicerone. ...
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Poeta greco del sec. 4º-3º a. C., maestro di Arato, autore di un poema ῎Εργα alla maniera esiodea e di un poemetto sull'apicoltura; citato da Varrone e da PlinioilVecchio. ...
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Scrittore latino (sec. 1º a. C.); compose un libro sul giardinaggio e lo dedicò a Mecenate, di cui era liberto; è una delle fonti di PlinioilVecchio. ...
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VADIAN (Joachim de Watt)
Gaston Castella
Umanista di San Gallo (Svizzera; 1484-1551), di famiglia probabilmente oriunda della Turgovia, borghese di S. Gallo dal sec. XIV. Dopo aver compiuto gli studî [...] 1516-1517. Uomo di notevole dottrina, diresse pubblicazioni filologiche e scientifiche: edizioni di Sallustio, di Ovidio, di PlinioilVecchio e di Pomponio Mela.
Dall'imperatore Massimiliano fu creato poeta-laureato nel 1514. Avendo anche studiato ...
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pliniano agg. [dal lat. Plinianus, der. di Plinius «Plinio»]. – 1. Di Plinio, con riferimento sia a Plinio il Vecchio, naturalista e scrittore latino (23-79 d. C.), sia a Plinio il Giovane, nipote del precedente, scrittore e uomo politico (61-62...
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...