Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] a salire a 10.386 nel 197256. Occorre notare che, a differenza di quanto stava accadendo nel sindacato, il pluralismo associativo cooperativo venne mantenuto dal momento che nello stesso anno, nel maggio e settembre 1945, venne rifondata la Lega ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] , ma avvertendo subito che tra i due livelli i rimandi sono stati sempre intensissimi) ci troviamo quindi di fronte a una pluralità di tessere delle quali non si può dire che una sia (esaurisca) la rappresentanza. Con esse invece si possono comporre ...
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politica
Massimo L. Salvadori
L’aspetto più importante della vita pubblica
Il termine politica deriva dalla parola greca pòlis («città-Stato») e indica l’insieme delle attività che hanno a che fare [...] , dalle libertà politiche e civili e dall’esercizio (sia pure ristretto) del suffragio.
Nella Francia rivoluzionaria il pluralismo politico e le libertà ebbero un decorso quanto mai accidentato, con sospensioni, restrizioni e soppressioni, tanto che ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] anche una forma nuova di democrazia, giacché, come rileva Mario Grandi,
«nelle società politiche complesse, la dinamica del pluralismo non può più reggersi solo sulla pur necessaria divisione istituzionale dei poteri se non si realizza un assetto di ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] dinanzi alle religioni», ma costituiva la «garanzia dello Stato per la salvaguardia della libertà di religione, in regime di pluralismo confessionale e culturale»39. Com’è facile rilevare, quello qui prefigurato era il profilo di una laicità aperta e ...
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Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] ha senso chiedersi quale sia la forma di simbolizzazione più autentica, più fedele ai fatti.
In questa forma di pluralismo (per la quale l'arte è una forma di simbolizzazione non epistemicamente inferiore alla scienza) il compito della f. consiste ...
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comunicazióne Ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa.
Diritto
Comunicazione [...] non costituzionalmente illegittima – a sua volta parzialmente modificata con la l. n. 313/2003, riguardante il pluralismo nella programmazione delle emittenti radiofoniche e televisive locali.
La l. n. 28/2000 disciplina separatamente la c ...
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Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] sacerdote Carlo Falconi, con cui Fabro aveva stretti rapporti. La rivista genovese fu impegnata anche nella difesa del pluralismo religioso e nel confronto con il mondo protestante tanto da avere nella redazione, dalla metà degli anni Cinquanta, un ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] critiche negli ultimi due decenni. La teoria è stata di volta in volta accusata di un eccessivo relativismo e pluralismo, di eludere le questioni della motivazione e della causazione, di attribuire potere causale all'atto dell'etichettamento. Si è ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] svolgere un ruolo di mediazione tra l’aspirazione cattolica a orientare l’intera società italiana e la crescita di un pluralismo sempre più accentuato all’interno di questa.
Il centro-sinistra e il Vaticano II
Al Consiglio nazionale di Vallombrosa ...
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pluralismo
s. m. [der. di plurale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che consideri la realtà come costituita da una pluralità di principî (in opposizione al monismo) considerati tutti egualmente primi e non riducibili uno all’altro; a volte...
plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...