An American in Paris
Franco La Polla
(USA 1951, Un americano a Parigi, colore, 113m); regia: Vincente Minnelli; produzione: Arthur Freed per MGM; sceneggiatura: Alan Jay Lerner; fotografia: Alfred Gilks, [...] libera di coronare il proprio sogno d'amore.
An American in Paris partecipa in modo esemplare al mondo onirico che è un po' il marchio di fabbrica di Vincente Minnelli. Da un lato il racconto usa a piene mani il punto di vista circoscritto (ad ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] . Platonov, Cuore di cane e tutti i drammi di M. Bulgakov, Dottor Živago di B. Pasternak, Requiem di A. Achmatova, Po pravu pamjati ("Autorizzato dalla memoria") di A. Tvardovskij; si stampano inediti e si apprestano edizioni complete di I. Babel', B ...
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Rivista
Marco Pistoia
Pubblicazione periodica di formato e diffusione vari, generalmente contenente contributi storici e teorici, riflessioni su tecnica, politica, industria, produzione e distribuzione [...] , della riflessione sul cinema in stretta relazione alla sua evoluzione tecnica, linguistica e industriale. Tutto questo avvenne un po' ovunque e segnatamente nei Paesi dove il cinema ebbe ben presto ampio sviluppo e diffusione, come la Francia, l ...
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TARANTO, Nino
Maria Rossetti
(Antonio Eduardo). – Nacque a Napoli al vico Carbonari nel quartiere Pendino il 28 agosto 1907, registrato con il nome di Antonio Eduardo. Terzogenito di nove figli di [...] al teatro Partenope, nel 1924 Nino, già conosciuto nell’ambiente teatrale cittadino, comparve come ‘scugnizzo’ in Vedi Napule e po’ mori! lungometraggio prodotto dalla Lombardo Film con la direzione di Eugenio Perego. Nel 1928 l’artista entrò nella ...
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Who Framed Roger Rabbit
Andrea Meneghelli
(USA 1988, Chi ha incastrato Roger Rabbit, colore, 96m); regia: Robert Zemeckis; produzione: Touchstone/Amblin/Silver Screen; soggetto: dal romanzo Who Censored [...] le sue trame straordinariamente contorte e la benedetta maledizione di una dark lady: Jessica Rabbit è un po' Veronica Lake, un po' Lauren Bacall, molto Rita Hayworth, ma anche parente non proprio lontana della Jane Mansfield 'cartoonizzata' da Frank ...
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La kermesse héroïque
Claudio G. Fava
(Francia/Germania 1935, La kermesse eroica, bianco e nero, 115m); regia: Jacques Feyder; produzione: Pierre Guerlais per Société des Films Sonores/Tobis; soggetto: [...] ). Qui nei panni di un cappellano palesemente viscido e truffaldino, dominato da una inquietante tonsura-calvizie, è un po' distratto e un po' eccessivo, anche se è sempre troppo bravo per non riuscire a sembrare bravo.... I destini critici del film ...
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Comolli, Jean-Louis
Luca Mazzei
Critico cinematografico, teorico del cinema e regista francese, nato ad Algeri il 30 agosto 1941. Dal 1962 al 1978 è stato uno dei più importanti e attivi redattori della [...] Nouveau cinéma, ovvero un fronte di rinnovamento che i redattori della rivista avvertirono come emergente e comune a un po' tutto il panorama cinematografico mondiale, dall'Europa all'America Meridionale.
La vera svolta teorica C. la effettuerà però ...
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Bragaglia, Arturo
Stefania Carpiceci
Fotografo e attore cinematografico, nato a Frosinone il 7 gennaio 1893 e morto a Roma il 21 gennaio 1962. Della celebre 'stirpe dei Bragaglia', formata dal padre [...] opere.Fu fotografo di scena a Cinecittà a partire dal 1937, stesso anno in cui iniziò, abbastanza casualmente e un po' per gioco, la professione di attore debuttando in Stasera alle 11 di Oreste Biancoli. Da allora interpretò come caratterista una ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] stravagante, e applicato per la prima volta al genere stesso da un anonimo cronista nel 1936, a proposito dell'ereditiera un po' matta interpretata da Carole Lombard nel film My man Godfrey, L'impareggiabile Godfrey, di Gregory La Cava); infine la c ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] più così rigoristico come in Ejzenštejn, e la capacità di far parlare le cose stesse, ma non nella forma estrema e un po' utopistica di Vertov (molte, troppe cose erano intervenute dai tempi di Ejzenštejn e di Vertov). Nello stesso tempo si affermava ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...
sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente nell’animo. Nella varietà degli usi e...