Poeta e prosatore nederlandese (Zwolle 1753 - ivi 1824), tipico rappresentante nei Paesi Bassi del sentimentalismo settecentesco. Di carattere malinconico e sensibile, F. è influenzato dalla "poesia notturna" [...] desiderio della morte e della speranza in una vita felice nell'al di là si rivela più posatamente nei suoi poemididascalici: Het Graf ("La tomba", 1792) e De Ouderdom ("La vecchiaia", 1802). Sugli esempî tedeschi F. scrisse alcune romanze; pubblicò ...
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Poeta latino di Verona (m. in Asia 16 a. C.), amico di Virgilio, Tibullo e Ovidio. Secondo Tibullo fu poeta elegiaco d'amore, ma soprattutto poeta didascalico. I titoli dei suoi poemididascalici, Ornithogonia, [...] Theriaca e Alexipharmaca, per noi perduti, ma ammirati dagli antichi tanto che Quintiliano eguaglia l'autore a Lucrezio, rivelano che fu imitatore di Nicandro ...
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Poeta nederlandese (Colonia 1587 - Amsterdam 1679). V. che può essere considerato come il maggiore poeta dei Paesi Bassi, autore inizialmente di liriche d'occasione, poi di poemididascalici, trovò nella [...] ), mirabili espressioni di un profondo senso religioso. Dopo la conversione al cattolicesimo (1641), scrisse alcuni poemididascalici (Brieven der heilige Maeghden, Martelaressen "Lettere delle sante vergini, martiri", 1642, ispirate alle Heroides di ...
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Autore drammatico francese (Parigi 1771 - ivi 1840). Tentò di rinnovare lo spirito e le formule della tragedia, attingendo anche ai canoni dell'arte romantica. Oltre ai drammi Agamemnon (1797), Pinto (1800), [...] Le Tartufe révolutionnaire (1795), e una commedia di imitazione shakespeariana, Christophe Colomb (1809). Compose anche varî poemididascalici (Les âges français, 1803) e satirici (La Panhypocrisiade, 1819-1832). Fu membro dell'Académie française dal ...
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Poeta (Mopolino, L'Aquila, 1776 - Rieti 1850). Bibliotecario di corte di G. Murat e prof. di eloquenza nell'univ. di Napoli, visse durante la Restaurazione a Rieti. Scrisse due poemi epici (Italiade, 1819; [...] S. Benedetto, 1824), sei poemididascalici, tra cui la Georgica de' fiori (1825), la sua cosa più pregevole, cantiche. Pretese di contrapporre ai Promessi sposi una "storia italo-gotica romantica", Gli sposi fedeli (1837). Avrebbe voluto, nell'opera ...
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Filosofo e poeta (Ragusa di Dalmazia 1714 - Roma 1801). Ecclesiastico, buon conoscitore di matematica e studioso di filosofia cartesiana, nel 1746 si trasferì a Roma, dove tenne la cattedra di eloquenza [...] alla Sapienza. La sua fama è soprattutto legata a due eleganti poemididascalici in latino, in uno dei quali espone la concezione cartesiana (Philosophiae versibus traditae libri VI, 1744) e nell'altro le dottrine di Newton (Philosophiae recentioris ...
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Poeta francese (Parigi 1723 - Saint-Germain-en-Laye 1793). Scrisse tragedie (Hypermnestre, 1758; Guillaume Tell, 1766; La veuve du Malabar, 1770; Barneveldt, 1790) cui non mancò un certo successo, e poemi [...] didascalici (La peinture, 1769; ecc.). Accademico di Francia (1781). ...
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Medico e naturalista greco (sec. 3º a. C.), le cui opere (De bestiis venenatis e un'altra sui veleni mortali) servirono come fonte ai poemididascalici di Nicandro. ...
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Ovidio, Publio Nasone
Francesco Ursini
Publio Ovidio Nasone
Il più moderno tra gli antichi
Ovidio è considerato uno dei poeti latini più apprezzati e più letti sia per i contenuti sia per lo stile: [...] si immaginano scritte da altrettante eroine mitologiche al proprio amato (Penelope a Ulisse, Arianna a Teseo, e altre); tre poemididascalici, cioè che intendono insegnare qualcosa: L’arte di amare (in latino Ars amatoria), in 3 libri, che istruisce ...
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LORENZI, Bartolomeo
Mario Allegri
Nacque da Lorenzo e da Francesca Ganascini, terzo di quattro figli, a Mazzurega, nel Veronese, il 4 giugno 1732. Due suoi fratelli, Francesco e Giandomenico, furono [...] veronese, Milano 1827; Lettere inedite dell'abate Bartolomeo Lorenzi, Verona 1836; G.P. Marchi, Vicende testuali dei poemididascalici veronesi del Settecento: il carteggio tra B. L. e Santi Fontana a proposito della correzione della Coltivazione de ...
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poema
poèma s. m. [dal lat. pŏēma -ătis «composizione poetica», che è dal gr. ποίημα -ατος, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. -i, ant. poèmati). – 1. Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...