Famoso grammatico alessandrino, vissuto nel sec. I a. C., che per l'enorme quantità della sua produzione (si dice raggiungesse 3500 volumi) fu soprannominato "dalle viscere di bronzo" (χαλκέντερος) e "dimentico [...] D. critico formale, studiabile soprattutto negli scolî veneto-marciani di Omero e in altri analoghi. D. infatti scrisse non solo commentarî ai singoli libri dei poemiomerici (‛Υπομνήματα), ma un'opera complessiva e fondamentale sulla recensione che ...
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SIDONE (fenicio Òīdōn; gr. Σιδών; lat. Sidon)
Giorgio Levi Della Vida
L'antico nome della città fenicia continuata dall'odierna Ṣaidā (v.). La sua posizione, tipica delle città fenicie (un promontorio [...] considerato come il primogenito di Canaan nella Tavola dei popoli biblica (Genesi, X, 15), dall'essere i Fenici designati nei poemiomerici col nome di Sidonî (cfr. specialmente Iliade, VI, 290; Odissea, IV, 618) e dallo stesso uso in molti passi ...
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Piastra rotonda a facce piane, di grandezza, spessore e materia variabili; è oggetto di grande importanza negli esercizî ginnastici o atletici. L'esercizio del disco risale ai tempi eroici. Nel mondo mitologico [...] Giacinto, e quell'altro al quale Aerzio dovette la morte per mano di Perseo, che pure lo colpì senza volerlo. Nei poemiomerici si parla più volte del lancio del disco, in particolar modo nella descrizione dei ludi in onore di Patroclo e in quella ...
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Antico nome dell'estremo porto occidentale della Focide; il nome appare come una trasformazione del nome di Crisa (Κρῖσα, Κρίσσα, Crissa), e la relazione fra i due nomi e le due località era oscura e confusa [...] anche agli antichi scrittori. Sicuramente però Crisa era il nome della più vetusta cittadella, che compare già nei poemiomerici, non lungi da Delfi e sulle pendici del Parnaso, allo sbocco del fiume Plisto (l'odierno Xeropótamo) nella pianura, ...
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. Il "cantore" di professione, l'ἀοιδός, appare nella stessa tradizione come creatore e primo divulgatore dei canti epici nella Grecia antica. L'Iliade non ha cenno di aedi, eccetto che di uno nella descrizione [...] Ares (VIII, 367): materia insomma di quella stessa tradizione epica che troverà sistemazione nei due poemiomerici.
Per l'origine e formazione dei due poemi la figura dell'aedo ha particolare importanza, poiché essa non è di solo cantore che ripeta ...
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. Sesta lettera dell'alfabeto latino, nel quale era chiamata ef, e di tutti gli alfabeti da esso derivati. Sembra che questo segno sia stato un'innovazione dei Greci, i quali, avendo adoperato il wau fenicio [...] a indicare il suono v, dovettero sostituirlo con un altro per designare la sonora bilabiale esistente nella lingua dei poemiomerici (come dimostrò, con argomenti desunti dalla loro metrica, per il primo R. Bentley) e conservatosi fino ai tempi ...
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È l'Artemide arcadica sotto le spoglie di una ninfa montana. La leggenda arcadica fa di A. la figlia di Iaso o Iasio o Iasione, figliuolo di Licurgo di Tegea e discendente di Arcade e di Climene, figliuola [...] degli Argonauti, ma vi si oppose Giasone, temendo le conseguenze della sua bellezza.
La leggenda di A. è sconosciuta ai poemiomerici: essa compare da prima in Esiodo, ma in seguito assume vita sempre più rigogliosa. Ne trattò, sembra, il teatro di ...
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LACHMANN, Karl
Filologo, nato a Brunswick il 4 marzo 1793, morto a Berlino il 13 marzo 1851. Si addottorò nel 1811; nel 1815 prese parte alla campagna di Francia. Dal 1818 al 1824 fu professore a Königsberg [...] un certo numero di canti indipendenti. Qui egli si mostra troppo logico, troppo razionalistico e disconosce che ognuno dei poemiomerici è, comunque, un'unità, non semplicemente un'accozzaglia di canti separati, un prodotto meccanico del caso. Ma le ...
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PSICHE (ψυχή)
Carlo GALLAVOTTI
L'etimologia della parola, che significa "respiro", ci riconduce a uno stadio primitivo della concezione dell'anima dell'uomo. Ancora nei poemiomerici la maniera di concepire [...] (v. anima) e la concezione risente naturalmente della concretezza rappresentativa che è propria dell'immaginazione popolare. In Omero (secondo gli studî più recenti, e posteriori alle indagini di E. Rohde), si distingue nettamente l'anima dell ...
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Figlio di Ettore e di Andromaca. Nell'Iliade compare nella commovente scena di addio tra i suoi genitori, nel lamento che la madre innalza nel vedere lo strazio della salma del marito e (senza nome) nell'altro [...] poetica. In altre parole, vien fatto di supporre che i posteriori cercassero di fondere leggende locali con la tradizione dei poemiomerici, identificando l'eroe locale Scamandrio col figlio di Ettore. Nell'Iliade a ogni modo egli vive, oltre che in ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerista
s. m. e f. [dal gr. ῾Ομηριστής, lat. Homerista; nel sign. 2, der. mod. di Omero] (pl. -i). – 1. s. m. Anticam., istrione che recitava episodî tratti dai poemi omerici. 2. s. m. e f. Filologo studioso di Omero e dei poemi omerici.