Il complesso dei fatti leggendari che ruotano intorno all’Iliade e all’Odissea. Con termine risalente agli Alessandrini, si dà il nome di poemi ciclici a una serie di epopee, perdute, che comprendeva [...] meccanici, senza rielaborazione artistica, di canti, talora anche più antichi dei poemiomerici e al di fuori della leggenda troiana. Già Proclo vi includeva i poemi del ciclo tebano (Edipodia, Tebaide, Epigoni). I moderni aggiungono, su scarse ...
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Grecista italiano (n. Roma 1933). Ha insegnato letteratura greca all'univ. di Roma La Sapienza dal 1965, divenendo prof. ordinario nel 1980. Ha insegnato in Germania, Gran Bretagna, USA. I suoi campi d'indagine [...] , la poesia alessandrina. Tra i suoi contributi più significativi, si ricordano, oltre ai vari lavori di metrica, I poemiomerici come testimonianza di poesia orale, in AA.VV. Storia e civiltà dei greci (1978); Letteratura greca (1995); Lamentazioni ...
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(gr. Πολυξένη) Mitica figlia di Priamo e di Ecuba, non ricordata nei poemiomerici. Secondo la versione più comune del mito, Achille se ne innamorò quando la vide presso una fontana dove aveva raggiunto [...] e ucciso il fratello di lei, Troilo, ma P. riuscì a fuggire. Secondo uno sviluppo ellenistico, P., venuta con Andromaca e Priamo a richiedere il cadavere di Ettore, riuscì a piegare l’eroe offrendosi come ...
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Sorta di lessico analitico e grammaticale esplicativo di qualche opera classica venuto in uso presso i Greci dal 2° sec. d.C. Già i grammatici ellenistici (per es., Tirannione) chiamavano merismo (μερισμός) [...] delle otto parti del discorso. Il più antico scrittore di e. pare fosse Erodiano: particolarmente interessanti gli e. diretti al commento dei poemiomerici. La forma degli e. fu applicata anche per la spiegazione grammaticale del testo biblico. ...
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Grammatico greco (sec. 1º d. C.) di Alessandria. Fu forse a Roma sotto Tiberio. Seguace della scuola aristarchea, oltre a commenti omerici scrisse "Sui proverbî alessandrini", "Sugli dèi", "Intorno all'ellenismo", [...] "Glosse" e un'opera, di almeno tre libri, sui segni critici usati da Aristarco nella sua ricostruzione del testo dei poemiomerici. Dei suoi scritti si hanno pochi frammenti. ...
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(gr. ῎Ιλιος, ῎Ιλιον) Altro nome di Troia, derivatole, secondo gli antichi, dal fondatore Ilo. Sul sito della distrutta Troia fu edificata, in epoca storica, una città di Ilio, chiamata in età tardo-ellenistica [...] e romana Alessandria Troade (➔ Troia).
Da I. deriva il nome Iliade del primo dei due poemiomerici (➔ Omero). ...
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Grammatico e retore del 2º sec. d. C., maestro di Lucio Vero. Sappiamo che scrisse un'opera grammaticale sul dialetto attico e varie opere di teoria retorica basate sullo studio dei poemiomerici e seguendo [...] le dottrine linguistiche degli stoici. Si occupò anche di questioni letterarie, storiche, antiquarie, specialmente di Pergamo ...
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Critico greco (sec. 6º a. C.), uno dei più antichi esegeti di Omero. Pare che fosse il primo a interpretare allegoricamente i poemiomerici tentando così una conciliazione fra il mondo omerico e il mondo [...] naturalistico e razionalistico ionico ...
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Atleta che balzava armato da un carro in corsa e poi vi risaliva. L’esercizio, introdotto ad Atene in tempi antichissimi, era probabilmente una sopravvivenza dell’arcaico modo di combattere testimoniato [...] nei poemiomerici. ...
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Grammatico (2º sec. a. C.), alessandrino, allievo di Aristarco. Oltre a studî su Bacchilide e Pindaro (per cui fu detto Pindarione) scrisse su questioni stilistiche e su personaggi dei poemiomerici. ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerista
s. m. e f. [dal gr. ῾Ομηριστής, lat. Homerista; nel sign. 2, der. mod. di Omero] (pl. -i). – 1. s. m. Anticam., istrione che recitava episodî tratti dai poemi omerici. 2. s. m. e f. Filologo studioso di Omero e dei poemi omerici.