Alessandro Magno
Massimo L. Salvadori
Il sogno di un impero universale
Alessandro è una delle maggiori figure della storia: per la grandezza delle sue imprese, il fascino legato alla sua personalità [...] filosofo greco Aristotele. È significativo che tra le sue letture un ruolo importante abbiano avuto l'Iliade e l'Odissea, i poemiomerici nei quali si esaltavano i valori della forza militare di Ettore e di Achille e l'astuzia di Ulisse.
Nel 338 il ...
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ADEMOLLO (Ademolli), Luigi
Palma Bucarelli
Nato a Milano il 30 apr. 1764, si recò a Roma non ancora ventenne per studiare le antichità classiche. Nel 1789 fu chiamato ad eseguire la decorazione del [...] sacre e profane, di gusto accademico, ispirate a fatti della Bibbia e del Vangelo, della storia antica, dei poemiomerici e cinquecenteschi, composte con straordinaria abilità, ma spesso macchinose e fiacche nel disegno e nel colorito.
Ornò chiese ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] V. intima esperienza culturale. Nonostante le svariate derivazioni dotte, nonostante le strette analogie omeriche, l'Eneide risulta perciò un poema essenzialmente originale e moderno. V. rivolge la sua attenzione ai moventi psicologici, ai travagli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Giannone
Giuseppe Ricuperati
La fama europea di Giannone fu legata all’Istoria civile del Regno di Napoli, ma esisteva un altro Giannone, quello del Triregno, opera intercettata dall’Inquisizione [...] raccontare la storia dell’umanità, la Bibbia, letta tenendo presente anche un altro grande monumento dell’antichità, i poemiomerici. La nascita di quest’opera può essere senz’altro collegata alla presenza a Vienna delle biblioteche del barone Georg ...
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CALCONDILA (Calcocondila, Χαλκονδύλης Χαλκοκανδύλης), Demetrio
Armando Petrucci
Nacque ad Atene nell'agosto del 1423 da Basilio, di nobile famiglia ateniese; suo zio Giorgio, padre del ben noto storico [...] di più intensa e proficua attività letteraria del C., con la preparazione e la pubblicazione in Firenze della prima edizione a stampa dei poemiomerici, compiuta il 9 dic. 1488 con i caratteri greci di D. Damila, a spese di B. e di N. Nerli e con il ...
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PAVESE, Cesare
Roberto Gigliucci
PAVESE, Cesare. – Nacque il 9 settembre 1908 a Santo Stefano Belbo (Cuneo), da Eugenio e da Consolina Mesturini, in una cascina di proprietà del padre, luogo di residenza [...] tradusse privatamente la Teogonia di Esiodo e cominciò lo scambio epistolare con Rosa Calzecchi Onesti, incaricata della traduzione dei poemiomerici per la Einaudi. Non si dimentichi che Pavese stesso aveva tradotto per proprio conto fra l’altro l ...
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DELL'ERA, Giovan Battista
Francesca Buonincontri-M. Cristina Rodeschini Galati
Figlio di Giovanni Maria di professione "ramero", nacque a Treviglio (Bergamo) il 20 maggio 1765 (Treviglio, parrocchia [...] Farnesina, delle Logge e Stanze vaticane, del soffitto della Galleria Famese). La frequenza di soggetti desunti dai poemiomerici e dalla letteratura latina - Virgilio, Ovidio, Catullo - testimonia altresì l'adesione del D. a quella riedizione dell ...
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LEONZIO Pilato
Paolo Falzone
Calabrese, forse di Piana Calabra, nei pressi di Reggio, nacque intorno al 1310. Quanto della sua vicenda biografica è possibile ricostruire dipende, essenzialmente, da [...] a termine da due anni. A Firenze L. rimase infatti fino al 1362 e quando abbandonò la città la traduzione dei poemiomerici era certamente conclusa.
Non vi è dubbio che a Firenze L. tenne dei corsi regolari. L'umanista Domenico Silvestri, nel suo ...
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MALPAGHINI, Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Maddalena Signorini
Nacque a Ravenna da Jacopo, probabilmente intorno al 1346. Indicato spesso dai contemporanei come Giovanni da Ravenna, fu a lungo confuso [...] periodo, tra la prima e la seconda partenza, che con ogni probabilità va collocata la copia della traduzione latina dei poemiomerici (Parigi, Bibliothèque nationale, Fonds lat., 7880/I-II). Tuttavia il lavoro era iniziato già prima del 21 apr. 1367 ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] Eliano, aveva potuto avvalersi del lavoro del G., riportando versi omerici da lui tradotti. Del resto, sempre al G., che nella latinizzazione dei poemiomerici avrebbe profuso negli anni seguenti particolare impegno, riesce fondatamente attribuibile ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerista
s. m. e f. [dal gr. ῾Ομηριστής, lat. Homerista; nel sign. 2, der. mod. di Omero] (pl. -i). – 1. s. m. Anticam., istrione che recitava episodî tratti dai poemi omerici. 2. s. m. e f. Filologo studioso di Omero e dei poemi omerici.