DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] ricalcata sui successi della investigazione stratigrafica di quella civiltà iniziata da Schliemann" (Achaioi, Argeiot, Danaoi nei poemiomerici, in Rend. d. R. Accademia naz. d. Lincei, cl. di sc. mor., stor. e filos. XVI [1907], pp. 133-210; la ...
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ADEMOLLO (Ademolli), Luigi
Palma Bucarelli
Nato a Milano il 30 apr. 1764, si recò a Roma non ancora ventenne per studiare le antichità classiche. Nel 1789 fu chiamato ad eseguire la decorazione del [...] sacre e profane, di gusto accademico, ispirate a fatti della Bibbia e del Vangelo, della storia antica, dei poemiomerici e cinquecenteschi, composte con straordinaria abilità, ma spesso macchinose e fiacche nel disegno e nel colorito.
Ornò chiese ...
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DELL'ERA, Giovan Battista
Francesca Buonincontri-M. Cristina Rodeschini Galati
Figlio di Giovanni Maria di professione "ramero", nacque a Treviglio (Bergamo) il 20 maggio 1765 (Treviglio, parrocchia [...] Farnesina, delle Logge e Stanze vaticane, del soffitto della Galleria Famese). La frequenza di soggetti desunti dai poemiomerici e dalla letteratura latina - Virgilio, Ovidio, Catullo - testimonia altresì l'adesione del D. a quella riedizione dell ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerista
s. m. e f. [dal gr. ῾Ομηριστής, lat. Homerista; nel sign. 2, der. mod. di Omero] (pl. -i). – 1. s. m. Anticam., istrione che recitava episodî tratti dai poemi omerici. 2. s. m. e f. Filologo studioso di Omero e dei poemi omerici.