Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] originibus eruenda, che doveva constare di tre libri (uno sulla metafisica, con un'appendice sulla logica, uno sulla fisica e uno le considerazioni di V. sulla fantasia, il linguaggio, la poesia, trovò la sua massima espressione in Omero: i poemi a ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] usato soprattutto, fin dal 18° sec., con riferimento primario alla poesia e alle ‘belle arti’ e poi via via esteso a una in opposizione a un uso che può essere detto ‘metafisico’, cioè volto al sapere senza interrogarsi sulla propria stessa ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] e al gusto dominante quando giudicò di poesia, professando sempre reverenza incondizionata ai grandi modelli Sul piano filosofico, in polemica con le varie forme di metafisica contemporanea, e sulla scorta della cultura empiristica inglese, egli ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] coerente sia da un punto di vista metodologico sia metafisico.
Il gran successo dei Philosophiae naturalis principia mathematica d’Alembert e D. Diderot, mentre T. Hobbes esclude la poesia e dà un’impronta oggettiva alla distinzione tra storia (s. dei ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Torino 1936 - Rivoli 2023). Esponente della filosofia ermeneutica, ha teorizzato l'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica e la relativizzazione di ogni [...] dall'abbandono delle pretese di fondazione della metafisica tradizionale e dalla relativizzazione di ogni prospettiva e linguaggio in Heidegger (1963; 2a ed. 1989); Poesia e ontologia (1967); Schleiermacher filosofo dell'interpretazione (1968); ...
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confucianésimo Complesso delle dottrine di Confucio e dei suoi successori, che costituiscono il fondamento del pensiero cinese classico. Il c. consiste in una riflessione morale, sociale e politica; è [...] assente l'interesse per la metafisica, che compare più tardi, probabilmente sotto l'influenza del buddismo, nei sistemi di Zhu (Sishu). Si tratta di testi di varia natura (storia, filosofia, poesia) che raccolgono il più antico sapere, dal 9° al 4° ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] il terzo e infimo grado. Non solo: ma le rappresentazioni della poesia e dell'arte, agitando nel modo più vivo le forze passionali dell una critica organica e approfondita dell'opposta tesi metafisica del sensismo, di origine eraclitea, P. affronta ...
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Questo termine che, fin dall'antichità, indica l'arte o la scienza dell'interpretazione di un testo (poetico, letterario, giuridico, religioso, ecc.), ha assunto particolare rilevanza filosofica nel Novecento [...] a quella del giudizio dove è stato collocato dalla metafisica occidentale, da Platone a Hegel. Il disvelarsi della verità prospettiva ontologico-linguistica, per cui il linguaggio e soprattutto la poesia sono l'ambito dove l'essere si annuncia in un ...
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Croce, Benedetto
Giuseppe Bedeschi
La filosofia come riflessione sulla storiografia
Il pensiero crociano si inserisce nella più generale reazione al positivismo manifestatasi in Europa a cavallo fra [...] altresì con grande vigore la concezione della filosofia come metafisica, cioè come indagine su pretesi problemi ultimi e di Giambattista Vico (1911), Saggio sullo Hegel (1913), La poesia (1936), La storia come pensiero e come azione (1938), ...
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Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] classica del filosofare, e che non convenisse più parlare se non di costruzioni fantastiche da un lato (la metafisica da ricollegarsi alla poesia e all'arte), e dall'altro di sforzi collettivi e convergenti per l'unificazione del sapere al di là ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
secentismo
(meno com. seicentismo) s. m. [der. di se(i)cento]. – 1. Termine con cui si indica il gusto prevalente nella produzione artistica e letteraria del Seicento in Europa, caratterizzato dalla ricerca di concetti sottili e preziosi,...