Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] tra parole e immagini, né le prime debbono fare da commento alle seconde, né queste da illustrazione alle prime: la poesiavisiva pretende un'interazione totale tra i due codici, da cui nasca un senso unitario, integrativo dei due livelli espressivi ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] pittura, scultura, architettura, così come musica o poesia (➔ estetica).
Le varie accezioni con le quali anche dal punto di vista metodologico temi come psicologia sperimentale e percezione visiva.
Fruizione e recezione dell’opera d’arte. - La storia ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] ) o in esperimenti che rispondono alle suggestioni provenienti dai linguaggi visivi e musicali (come accade nei versi del colombiano S. Mutis poeta e come tale ho acquistato una certa fama. La poesia però non dà da vivere, e io diventavo sempre più ...
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Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] impegnato nei decenni precedenti sul versante della performance a base visiva e musicale e nell'attraversamento di Genet e Artaud. Oltre Handke, con Bernhard, ma anche con l'uso della poesia da parte dell'artista napoletano A. Neiwiller, meteora della ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] si tratti delle obiettivazioni storiche della mente, come le ‛opere' della poesia, ecc.) della vita e della storia dei vari tipi e settori a richiesta, alla toilette. Quindi a parte la restrizione visiva, che era costante, si può calcolare che il ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] è del tutto assente qualsiasi senso di plasticità e la poesia dell'insieme, al di là dei delicatissimi passaggi cromatici, che ne costituiscono il contrappunto formale. È un processo visivo che si può apprezzare anche in opere che non appartengano ...
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Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] fisico, che gli è negato, con il mondo visivo o audiovisivo dello schermo. Ricorre quindi al proprio sistema cultura di massa, Bologna 1963).
Pasolini, P. P., Il cinema di poesia (1965) e La lingua scritta della realtà (1966), in Empirismo eretico ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] di proseguire la recita di una preghiera, o di una poesia o di una enumerazione iniziata dall' esaminatore.
Un'ulteriore di una via diretta di accesso dal lessico di entrata visivo al lessico fonologico di uscita, senza il passaggio attraverso uno ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] è il medesimo, e della stessa natura sono i modi (figurativi o visivi), generalmente intesi, attraverso i quali si coagula in 'forma' uno essere 'tradotto' in film e i secondi in poesia, senza perdere la loro appropriata specificità.
La svolta ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] mentre nella scansione di una duplice temporalità, quella visiva e quella sonora, ha reso plausibile ‒ non portano il nome di Maurice Jaubert, interprete sensibilissimo del cinema di poesia di Jean Vigo, nonché autore di colonne sonore ‒ come quelle ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...