L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] per la prosa e l’antologia di Afribo 2007 per la poesia) – ma una serie di altre fonti, dalla lingua della di) (2004), Intorno all’italiano contemporaneo. Tra linguistica e didattica, Milano, Franco Angeli.
Castellani Pollidori, Ornella (1995), La ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] sono i festival dedicati al teatro e alla poesia in segni: attraverso queste produzioni artistiche le scuola per sordi in America quale mezzo di comunicazione usato nella didattica, ma anche come strumento di socializzazione, si è poi mescolata ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] infatti stabilire i caratteri della lingua sovraregionale per la poesia di stile elevato, un volgare che non si identifica tradizioni testuali e stilistiche, agli assetti geolinguistici, alla didattica. Va da sé che la linguistica italiana ha fatto ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] (§ 3). Il terzo, mosso da un’ottica didattica, differenzia i testi in base al tipo di capacità destinato a cambiare, destinato a essere utilizzato. Il più inutile (la poesia appunto) è proprio quanto continua a restare, quello che è cambiato di ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] Europa. Nel Nord almeno fino alla metà del Duecento la poesia lirica è provenzale, opera di trovatori d’Oltralpe e di italiani settentrionali. La prosa francese, narrativa, morale e didattica, ha lettori in tutta Italia fino oltre il Trecento, come ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] », «La Ricamatrice» e «La donna sarda»).
Tutta poesia e prosa (anche quella delle riviste di divulgazione culturale: ’insegnamento dal dialetto alla lingua, in Perché la grammatica? La didattica dell’italiano tra scuola e università, a cura di G. ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] da imitare per scrivere in volgare: Petrarca per la poesia, Boccaccio per la prosa. Il secondo, collaborando con il 2003: 43-56; sulla storia: Mortara Garavelli 2008; sulla didattica: Fornara 2010). Sono, inoltre, diffuse l’accentazione impropria ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] non letterari, come nell’agiografia, la letteratura didattica e allegorica, l’epistolografia, la cronachistica e della prima lirica volgare è mantenuta, e la lingua delle loro poesie è simile a quella delle copie toscane della prima Scuola (Coluccia ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] l’imitazione di modelli, identificati in primo luogo nella poesia di ➔ Francesco Petrarca e nella prosa più elevata «metodo» (si intendeva con ciò l’esposizione ordinata a fini didattici, secondo una procedura ricavata sul modello di quella in uso per ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] , sempre a Modena, da una seconda, Studi su vecchie e nuove poesie e prose, d'amore e di romanzi. La tematica è ancora sostanzialmente B. fu sempre maestro efficacissimo, nell'immediata comunicativa didattica ancor più che negli scritti, e al calore ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero nella scrittura (dal sec. 7°...
didascalico
didascàlico agg. [dal lat. tardo didascalĭcus, gr. διδασκαλικός; v. didascalia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’insegnamento: metodo d. (più com. didattico). 2. Che ha lo scopo d’insegnare (o anche, in taluni casi, di spiegare,...