Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] si trova la prima manifestazione del culteranismo (poesia per los cultos, gente colta), che doveva diventare la maniera tipica di Góngora verso il 1609-10. I poeti gesuiti in latino derivarono molto da Marino in componimenti (epigrammi, epistole ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] difficile è definirne il valore. Nella sua estrema chiarezza, la poesia di O. F. è sostanzialmente ambigua; la sua personalità, , come Virgilio, l'altezza spirituale raggiunta dalla civiltà latina nel suo tempo. ▭ Considerato modello di classicità, ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] essere rappresentati da superfici di erosione, di esposizione subaerea, di trasgressione ecc.
Religione
Nella liturgia latina, canto in forma ritmica o anche in poesia, che si esegue, o il cui testo si recita, nella messa, dopo la seconda lettura ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] ricerca dell'esattezza concettuale conduce L. a innovare il lessico latino, e a introdurre in esso ingegnosi calchi, rispondenti al tutto ciò che è e soffre gli ispira un'altissima poesia delle passioni pietose e delle sventure. Le pagine più aperte ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] fu la prima palestra, su temi provenzali, della nuova poesia volgare italiana, e che si chiamò siciliana appunto perché incontro fra tre civiltà, la latina, la greca e l'araba, promuovendo versioni di opere ignote ai latini (alla sua corte lavorò ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] C. la strofica andò gradualmente scomparendo, e la poesia divenne quasi esclusivamente recitativa e perciò stichica, con successione di versi uguali.
S. latina. Nella letteratura latina del periodo arcaico, che pure ha ampia articolazione polimetrica ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] contenente 700 ritratti di personaggi romani e stranieri, accompagnati ognuno da un elogio in poesia e da un breve riassunto della vita in prosa. La letteratura latina fu studiata profondamente da V., in particolare la storia del teatro (molti libri ...
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Poeta e filologo greco (310 circa - 240 a. C.), il più tipico rappresentante dell'alessandrinismo. Nato a Cirene, si vantava di discendere dall'antico Batto (onde fu detto Battìade). È congettura mal fondata [...] avvenimenti privati della dinastia regnante, e questo carattere di poesia cortigiana e politica ci aiuta a comprendere il significato suo tempo e dei secoli successivi; anche sulla letteratura latina, specialmente dei poetae novi e dell'età augustea. ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Premio Nobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] alla guerra fredda, dai movimenti di liberazione in America Latina alla morte di S. Allende. La sua opera sulle colonne della rivista da lui stesso fondata, El caballo verde para la poesía, a una vivace polemica con J. R. Jiménez. La guerra civile, ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] anche nella grafia ε da η, ο da ω), per il latino è necessario ricorrere a vari criteri di giudizio, come i riflessi nelle fenomeno che, assai esteso nella lingua arcaica e frequente in poesia fino a epoca sillana, non si registra in età postsillana; ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...