FINI, Fino (Fino Adriano Fini, Fino Adriani)
Gino Pistilli
Nacque quasi sicuramente ad Ariano, terra del Polesine di Rovigo (allora facente parte dello Stato estense) il 4 ott. 1431, da Domenico e da [...] 194, pp. 199 s.; M. Marzola, Per la storia della Chiesa ferrarese nel secolo XVI, Torino 1976, pp. 460, 471 s.; S. Pasquazi, La poesia in latino, in Storia di Ferrara, a cura di W. Moretti, VII, Ferrara 1994, pp. 112 s. (per Daniele: pp. 113-121). ...
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ESTE, Bianca Maria d'
Simona Foà
Nacque il 18 dic. 1440 dal marchese Niccolò (III), signore di Ferrara, e da Anna de' Roberti. Sorella di Leonello, di Borso e di Ercole, la E. venne educata secondo [...] e delle accademie italiane, in Arch. stor. lomb., IV (1877), p. 151; A. Della Guardia, Tito Vespasiano Strozzi. Poesielatine tratte dall'Aldina e confrontate coi codici, Modena 1916, pp. 158-163; G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, III ...
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GHEDINI, Fernando Antonio
Raffaella De Rosa
Nacque a Bologna il 19 ag. 1684 da Pietro Alberto e da Caterina Mingarelli.
Medico, naturalista, filosofo e letterato, attese dapprima agli studi di grammatica [...] fu arcadico e fiero antimarinista, impegnato con la sua poesia a distruggere quanto rimaneva dell'odiata maniera seicentista in nome mette a confronto l'antica grandezza di Roma ("gran latina città") con il suo presente decadimento, in cui non ...
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DOMENICO da Montecchiello
Liana Cellerino
Nacque forse negli ultimi anni dei XIII o nei primi del XIV secolo a Montecchiello (ora frazione di Pienza in prov. di Siena). Quando, nei primi anni dell'apostolato [...] quale per le notizie che lo riguardano non traduce dalla Vita latina di Giovanni Tavelli da Tossignano, ma la integra di suo lombardo, XXXV (1908), 2, pp. 1-33, poi in Poesia popolare e poesia di corte nel Trecento, Livorno 1915, pp. 143-186; ...
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AMBROSOLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nato a Como il 27 genn. 1797, studiò giurisprudenza a Pavia, laureandovisi nel 1818; recatosi a Milano per darsi all'avvocatura, si accostò agli ambienti culturali [...] di Pavia, l'A. cosi riassunieva il suo giudizio sulla poesia e il suo metodo critico: "Se il perfezionamento morale è opere dell'A.,Firenze 1871-73, voll. 2; Letteratura greca e latina. Scritti editi e inediti,raccolti e ordinati da S. Grosso, Milano ...
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DOLFIN, Nicolò
Simona Foà
Figlio di Pietro di Fantino di una figlia di Dolfin di Onfrè di Pangrati Giustinian, nacque a Venezia alla fine del sec. XV, sicuramente dopo il 1483, anno del matrimonio dei [...] studi, che si indirizzarono sia verso la cultura latina sia verso quella volgare.
La prima notizia che , c. 3r; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, II, Milano 1741, p. 231; B. Cappello, Rime corrette, illustrate e accresciute ...
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BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] costumi furono per lunghissimo tempo sfavorevoli allo sviluppo della poesia lirica presso i Romani" (ibid., p. P. I., XL (1913), pp. 800 ss., cfr.: V. Ussani, Lingua e lettere latine, Roma 1921, pp. 58 s. e passim; E. Franceschini, C. Marchesi, in ...
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FERRARI, Giovan Francesco
Franco Pignatti
Le notizie intorno alla sua vita sono quanto mai scarse. Nella Biblioteca modenese G. Tiraboschi riporta la testimonianza dell'erudito Francesco Forciroli, [...] adesione - al clima propagandistico e militante promosso in quegli anni dagli ambienti controriformisti della Curia (questa e altre poesielatine di occasione si leggono in Garmina illustrium poetarum Italorum, a cura di G. Bottari, Firenze 1719-26 ...
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BONOMI, Gian Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Domenico a Bologna il 6 ag. 1626. Nella città natale, presso il collegio gesuitico di S. Luigi, compì i suoi primi studi letterari, trasferendosi poi [...] perché abbraccia, nella duplice fisionomia di scrittore in volgare e in latino, quasi tutti i generi più in voga dell'epoca, e, attuale in clima barocco: Le due germane Dipintura e Poesia geniali alli due fratelli Conti Pietro e Nicolò Fava, ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] medico (Mengo); ricevuti da questo i primi rudimenti di latino e di logica, e con ciò convinto di essere edizioni moderne sono quelle di G. Fabris, Il più antico documento di poesia macaronica. La Tosontea di Corado edita e illustrata, in Atti del R. ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...