AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] egli aveva dedicato al formarsi del comune sentimento di "nazione latina".Ma l'ideale italiano, fin qui creduto privo di attualità il rinnovato vigore dell'anima nazionale, anticipato dalla grande poesia dell'età "barbara ed eroica", e dai più attivi ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] pertanto, la stessa forza evocativa ed emozionale della poesia possa e debba condurre, con la sua capacità educatrice , né altra differenza è, se non come scrivere in greco o in latino". Una conclusione, questa, che il B. aveva già in qualche modo ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] state ristampate da G. Sborselli nella sua raccolta di Poesie di P.A., Lanciano 1929-30, l'edizione del , Perugia 1885, pp. 39-62; V. De Amicis, L'imitazione latina nella Commedia italiana del XVI secolo, Firenze 1897; E. Perito, La Talanta ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] B., in Revue des études italiennes, IX(1962-63), 1, pp. 100 ss. Sulle poesielatine: C. Pariset, Ancora le poesielatine di F. B., Crotone 1900; M. Paolillo, Le poesielatine di F. B., Lucera 1935. Sul Rifacimento: F.De Sanctis, Lezioni zurighesi, in ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] De iocis et seriis, l'ultima silloge di poesielatine del F., alla quale egli continuò a lavorare arti di Napoli, XXIII (1905), pp. 318-323; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV, I, Firenze 1905, pp. 48-209 passim; ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] vittima di «perdite irreparabili» (I 1).
Mentre l’epidemia infuriava, Petrarca si trovava a Parma. Le poesie volgari e le lettere latine di questo periodo registrano la strage: la morte del giovane poeta Franceschino degli Albizzi (aprile 1348, ibid ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] ma invano; egli contempla il suo teatro, recita il carme latino su di esso da lui dedicato al Bembo e si mostra svagato 1726, p. 256;F. S. Quadrio, Della storia e della rag. d'ogni poesia, I, Bologna 1739, pp. 61, 347, 412; II, Milano 1741, pp. ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] è la produzione in volgare del Decembrio. Oltre che una raccolta di poesie di vario argomento ma di limitato interesse, è rimasto un certo numero di traduzioni dal latino: il volgarizzamento fu infatti un'occupazione a cui il D. rivolse attenzione ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] sono attribuite due lettere, una volgare e una latina. Quella volgare, autografa, è conservata presso l'Archivio 310 s., 389 s., 408; A. Lanza, La letteratura tardogotica. Arte e poesia a Firenze e Siena nell'autunno del Medioevo, Roma 1994, pp. 93 s ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] alle traduzioni (e non a caso poi a quella latina di H. Estienne), né per ottenere dagli amici fiorentini in Giornale storico della lett. ital., XIII (1889), pp. 321 ss.; Lettere e poesie inedite e rare di G. Chiabrera, a c. di O. Varaldo, in Atti e ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...