GIOVANNI dalle Celle
Maurizio Moschella
Nacque nel 1310 da Gano, della famiglia dei Catignano, probabilmente a Firenze, dove il padre fu personaggio autorevole, visto che è menzionato in un documento [...] 34 lettere di G. che ci sono giunte, scritte in latino e in volgare, sono datate tra il 1347 e il Vallombrosa, Siena s.d. [1958?]; G. Petrocchi, Cultura e poesia del Trecento. La letteratura religiosa, in Storia della letteratura italiana (Garzanti ...
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DUNGAL
Mirella Ferrari
Nato presumibilmente in Irlanda, fu attivo nella prima metà del sec. IX prima nelle regioni settentrionali dell'Impero, poi in Italia; Alcuino, parlando di lui fra gli anni 792 [...] . come autore dei versi commissionati da Angilberto.
Un'ultima poesia di D. è l'epitaffio che compose per se stesso pp. 44 ss., 164-73, 234-68, 577-86; Bibliotheca hagiographica latina, II, Bruxelles 1900-1901, n. 7978.
Fonti e Bibl.: Alcuini Epist., ...
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GIOVANNI della Verna (Giovanni da Fermo)
Silvana Vecchio
Nacque nel 1259 a Fermo, da una famiglia piuttosto agiata. La tradizione che identifica questa famiglia con gli Elisei di Foligno, recepita da [...] della quale gli aveva inviato qualche anno prima una poesia accompagnata da una lettera consolatoria in occasione di una pp. 254-260; L. Oliger, Verba fratris Iohannis de Alverna (Testo latino e italiano), in Studi francescani, I (1914), pp. 312-315; ...
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CLAVIGERO (Clavijero, Clavixero), Francesco Saverio
Charles E. Ronan
Nato a Vera Cruz, in Messico, il 9 settembre 1731 da Blas e María Isabel de Echegaray, trascorse i suoi primi anni nella Bassa Mixteca, [...] mayor" dal 1734 al 1739. Iscritto al collegio gesuita di S. Geronimo a Puebla, intorno al 1740, vi studiò grammatica latina, poesia e retorica, poi passò al collegio di S. Ignazio, nella stessa città, dove intraprese lo studio della filosofia e, in ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] riscatto. Pur salvando l'eccellenza artistica della poesia omerica ("Platone determina quello che in Omero al Savini: "Io non mi sento più in capo niente né di Greco, né di Latino, e forse né pur di volgare, e... la voglia di studiare mi è andata ...
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BORTONI (Bortone, Bertone), Giovanni
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Quindici (Avellino) il 22 sett. 1678 da Aniello e Anna Santoniello. Frequentò il seminario di Napoli - il cui rinnovamento era stato [...] recò presso la Curia romana.
Scrisse un'orazione latina per le cerimonie funebri del cardinal Tournon morto in IV, Roma 1727, p. 63; Id., Dell'istoria della volgar poesia, VI, Venezia 1730, p. 395; B. Audiffredi, Bibliothecae Casanatensis catalogus ...
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GEMELLI, Francesco
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Orta (Orta San Giulio in provincia di Novara) il 1° apr. 1736 da Giovanni Antonio, di nobile e antica famiglia ghibellina (il cui palazzo [...] degli studi inferiori, per poi salire sulla cattedra di eloquenza latina, fino a divenire prefetto degli studi. Al G. in Sardegna, II, Torino 1838, pp. 124-127; T. Vallauri, Storia della poesia in Piemonte, II, Torino 1841, p. 379; L. Serra, Il ...
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GUALDO, Girolamo
Maria Elena Massimi
Nacque a Vicenza nel 1492, da Giovanni Battista, del ramo dei Gualdo detto "di Pusterla" dal nome della contrada cittadina di residenza, e da Margherita Braschi; [...] rimasti allo stadio manoscritto, i componimenti in lingua greca e latina menzionati da Gualdo jr. (Memorie…, c. 63). L Vicenza 1604, p. 179; G.M. Crescimbeni, Dell'historia della volgar poesia, IV, Venezia 1730, p. 95 n. 63; P. Calvi (Angiolgabriello ...
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LITTARA, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque il 31 dic. 1550 a Noto, da famiglia modesta. Il padre Nicola possedeva alcuni beni immobili che alla sua morte, nel 1563, andarono ab intestato ai figli; il [...] più rigorosa forma narrativa e per lo stile sostenuto della prosa latina.
A s. Corrado il L. dedicò anche il Conradis, imitazione virgiliana e riconducibile al modello di poesia sacra classicheggiante rappresentato dal celebre De partu Virginis ...
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PALLAVICINO, Ranuccio
Lisa Roscioni
PALLAVICINO (Pallavicini), Ranuccio. – Nacque il 17 ottobre 1632 a Polesine da Uberto marchese di Polesine e da Ersilia Lupi dei marchesi di Soragna. I Pallavicino [...] poi gli studi in filosofia e teologia. Manifestò un precoce interesse per le lettere e una certa inclinazione per la poesia «si latina, che volgare» (ibid., p. 64) anche se, come egli stesso ammise, «per costume» della sua «inconsiderata natura» (La ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate leggi metriche, o secondo altri...
rima1
rima1 s. f. [prob. lat. rhythmus «ritmo»]. – 1. L’identità di suono nella terminazione di due parole, dalla vocale tonica in poi, che si sente soprattutto quando le due parole sono a poca distanza l’una dall’altra nel discorso, e in...