Poeta ungherese (Kiskőrös 1823 - Segesvár 1849). Nato da famiglia di umilissime condizioni, ebbe una gioventù movimentata (fu anche commediante girovago), il che non gli impedì di formarsi una cultura [...] attingendo in ciò ai motivi più validi del Romanticismo europeo. La sua poesia è caratterizzata da un linguaggio nuovo, alimentato dalla conoscenza e dal gusto della lirica popolare della sua terra, in assoluta rottura con l'accademismo formale della ...
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Studioso italiano di letteratura latina medievale (Roma 1868 - ivi 1935); allievo di E. Monaci nell'univ. di Roma, nella quale ricoprì (dal 1912), per incarico, la cattedra di letteratura latina medievale. [...] Dei suoi studî si ricordano: Il centone di Proba e la poesia centonaria latina (1909), Peristephànon. Studi prudenziani (1914), Lo "Stabat Mater" e i pianti della Vergine nella lirica del Medio Evo (1916), Il "Dies irae" e l'innologia ascetica nel ...
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Poeta lirico tedesco (Detmold 1810 - Cannstatt 1876); esordì con successo come evocatore di paesaggi esotici nei Gedichte (1838), che gli valsero una pensione del re di Prussia, da lui rifiutata non appena [...] sua partecipazione alla rivoluzione, un processo per la poesia politica Die Toten an die Lebenden (conclusosi peraltro soziale Gedichte, 1849-51), fra i più robusti della lirica politica tedesca, si distinguono per efficacia oratoria e polemica e ...
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Poeta russo (Zagor´e, Smolensk, 1910 - Mosca 1971). Nelle sue prime opere ritrasse con ricchezza d'immagini e di umori popolari la vita rurale negli anni della collettivizzazione (Put´k socializmu "La [...] , vissuta da T. come corrispondente dal fronte, la sua poesia si arricchì di più ampie tematiche, conseguendo i risultati più del taccuino", 1961); Iz liriki etich let, 1959-1967 ("Dalla lirica di questi anni, 1959-1967", 1967). Di non minor rilievo ...
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Trovatore provenzale (sec. 12º-13º), nativo di Beralú (ant. Besaudun), villaggio oggi in Catalogna. Visse in molte corti di Spagna e di Provenza, ma il suo mecenate più celebre fu Ugo di Mataplana, vassallo [...] e anch'egli poeta. Di lui ci restano, oltre a qualche lirica, novelle in versi, fra le poche rimaste della letteratura medievale tradito e contento; e un compianto sulla decadenza della poesia, Abrils issi'e mais intrava, scritto prima del 1213 ...
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Poeta statunitense (Milwaukee, Wisconsin, 1898 - Shelburne Falls, Massachusetts, 1982). Attratto in gioventù dalla poesia classica inglese (Pope, Dryden, Landor) e latina (nel 1931 tradusse Catullo), si [...] degli slums; No retreat (1933) è di ispirazione più lirica, mentre Chorus for survival (1935) dipinge, con estrema misura classica, il caos della vita moderna. Altre raccolte di poesie sono: Poems 1930-1940 (1941), Selected poems (1951), Collected ...
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Scrittore albanese (Scutari 1903 - Roma 1975); dal 1939 professore di lingua e letteratura albanese nell'università di Roma. Partendo dalle posizioni classiche e tradizionaliste dei poeti G. Fishta e A. [...] di Narciso", 1963). In italiano ha scritto: Epica popolare albanese (1937); Poesia popolare albanese (1957); Rapsòdi e rapsodie delle Alpi Albanesi (1961) e la Antologia della lirica albanese (1963). Dal 1957 ha diretto a Roma la rivista Shêjzat ("Le ...
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Poeta brasiliano (Itabira 1902 - Buenos Aires 1987). Esponente del modernismo, animato da interessi socio-politici e aperto a influssi letterarî stranieri, esordì con poesie in cui prendeva di mira i miti [...] al comunismo, smise ogni militanza politica: anche la sua lirica mutò volgendosi a esprimere, con un linguaggio che ricorre a Di D. vanno ricordate, oltre alle poesie raccolte con successive aggiunte in varî volumi (Poesia até agora, 1947; Lição de ...
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Scrittrice tedesca (Karlsruhe 1901 - Roma 1974). Discendente da nobile famiglia alsaziana, libraia a Weimar e a Monaco, esercitò la stessa professione a Roma, dove conobbe l'archeologo viennese G. von [...] poi in tutti i suoi viaggi di studio. La sua poesia, fortemente autobiografica, mira a coniugare severità di forma e interessante la produzione successiva al 1945. Da ricordare, nella lirica: Gedichte (1947), Zukunftsmusik (1950), Ewige Stadt (1952), ...
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Pseudonimo del poeta ceco J. Ohrenstein (Kutná Hora 1919 - Praga 1941). Limitata a quattro raccolte (Čítanka jaro "Il sussidiario primavera", 1939; Cesta k mrazu "Il viaggio verso il gelo", 1940; Jeremiášův [...] ", 1941) cui si aggiunsero postume le Elegie (1946), la produzione lirica di O. si sviluppò nell'arco di tre anni, prima che ) e racconti, solo in parte pubblicati. In italiano è comparsa una scelta tratta dalle poesie e dai diarî: La cosa chiamata ...
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lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...