Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] gli elementi buffoneschi e triviali si fondono con quelli poetici e lirici con una levità in cui è forse il segno maggiore del facile fonte di riso che è sempre stata la parodia della poesia tragica; ché invece A. subì l'influsso di Euripide almeno ...
Leggi Tutto
Filosofo e teologo (Pallet, in Bretagna, 1079 - monastero di Saint-Marcel-sur-Saône 1142). Considerato, con Anselmo d'Aosta, come uno degli iniziatori del "metodo scolastico", la sua opera teologica lo [...] ai suoi tempi, e non furono probabilmente senza influsso sulla poesia latina dei goliardi e su quella volgare dei trovatori, i lo sfondo psicologico e intellettuale sul quale matura la lirica trovadorica. Sono poi da ricordare: il complesso degli ...
Leggi Tutto
Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] scarse, anche se non insignificanti, nel campo della lirica: (Kleinigkeiten, 1751, di stampo prevalentemente anacreontico; Oden significativo sottotitolo Über die Grenzen der Malerei und Poesie, viene proposta una precettistica che, nell'ammirazione ...
Leggi Tutto
Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] egli venne scrivendo e pubblicando fin dal 1836 (Confessioni) e che riunì nel volume complessivo di Poesie nel 1872: versi nuovi nella lirica italiana per l'accorata, cristiana introspezione e per il senso profondo della natura venutogli in parte da ...
Leggi Tutto
Poeta e pensatore tedesco (Marbach, Württemberg, 1759 - Weimar 1805). Figlio di un medico militare, seguì il padre nei continui cambiamenti di residenza, finché (1773), per iniziativa del duca del Württemberg, [...] questo quadro s'inserisce l'importante distinzione tra poesia ingenua e poesia sentimentale: la prima, fiorita presso i Greci da quello artistico (la sua è spesso Gedankenlyrik, cioè lirica di pensiero, e le sue epiche ballate sono in genere ...
Leggi Tutto
Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] e cioè vivente artisticamente, esigeva la vitalità e la fecondità lirica di ogni zona poetica. È qui il senso positivo della cosiddetta "soggezione della musica alla poesia" gluckiana, la quale finisce per risolversi proprio in totale riespressione ...
Leggi Tutto
Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] e sofferenze. L'amore, parte essenziale della lirica archilochea, si esprime talvolta violentemente, con linguaggio invettiva.
La personalità di A. quale emerge dal complesso della sua poesia ci mostra una morale tendente al fatalismo; da ciò l'invito ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] e ultima fatica. Accanto a quella epica, minore fu la produzione lirica di W., il quale tuttavia assume anche in questo campo una posizione le manifestazioni più tipicamente cortesi e "colte" della lirica del suo tempo. Anche in ciò W. assume ...
Leggi Tutto
Musicista (Lucca 1858 - Bruxelles 1924), discendente da un'antica famiglia di musicisti (v. voce prec.). Studiò con C. Angeloni all'istituto lucchese G. Pacini, poi al conservatorio di Milano con A. Bazzini [...] ) e al comico (Gianni Schicchi). Ma le sue corde più intime restano quelle liriche; dell'idillio, della nostalgia, della piccola vita a due, della morte, come quella rappresentata con tanta poesia nel quarto atto de La Bohème. Al centro del suo mondo ...
Leggi Tutto
Musicista francese (Saint-Germain-en-Laye 1862 - Parigi 1918). Figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, rivoluzionò l'armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale [...] nella musica l'"impressionismo", che era diffuso allora nella poesia (Mallarmé) e nella pittura (E. Manet, ecc.). libri di Préludes per pianoforte, nelle Chansons de Bilitis, ecc. La lirica del D. non s'accende da una idea base, ma da successive ...
Leggi Tutto
lirica
lìrica s. f. [dall’agg. lirico, sottint. poesia]. – 1. Lo stesso che poesia lirica, nei due distinti sign.: quello originario, di poesia che, presso i Greci, veniva cantata con l’accompagnamento del suono della lira, e quello più moderno,...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...