Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] gli attori innanzitutto, e l'intera tradizione culturale ‒ visiva, letteraria, teatrale, di costume ‒ che quelle immagini , barbarica, irregolare, aggressiva, visionaria" (Il "cinema di poesia", 1965, poi in Empirismo eretico, 1972, 1991², p ...
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LICINI, Osvaldo
Federico Pirani
Nacque il 22 marzo 1894 da Vincenzo e da Amedea Corazza a Monte Vidon Corrado, nelle Marche, dove trascorse l'infanzia con il nonno Filippo, essendosi la sua famiglia [...] con la moglie nell'Europa del Nord.
Visitò Göteborg, Amburgo, Stoccolma e sul finire dell (catal.), a cura di M. Goldin, Conegliano 2002, pp. 91-96; F. Pirani, Poesia e pittura in Scipione e L., in Abitare l'immagine (catal., Frascati), a cura di M ...
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superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] ").
Dal testo dantesco viene in realtà una sola indicazione visiva, quella ora ricordata, che accenna a due lati, di D., in " Atene e Roma " XVIII (1915) 97-107 (rist. in Poesia e storia nella D.C., Venezia 1965², 147-161); M.W. Bloomfield, The seven ...
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poetica
Rosario Assunto
Si dice p. di un autore l'idea di ciò che, a suo parere, ‛ deve ' essere l'arte da lui praticata: una teorizzazione, cioè, che da quella conoscitivo-descrittiva dell'estetica [...] , che la m'intendiate... ", § 12 15-20). P. visiva del colore, e p. musicale della dolce armonia, traslocate nella forma 10-11).
La p. del Convivio è dunque teoria di una poesia allegorico-didascalica: nella quale però la sentenza non fa una cosa ...
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Limbo
Fausto Montanari
Il termine (di cui si hanno due attestazioni nella Commedia: If IV 45 gente di molto valore / conobbi che 'n quel limbo eran sospesi; Pg XXII 14 discese / nel limbo de lo 'nferno [...] formulazione teologica, ma poeticamente, mediante una rappresentazione visiva, viene espresso il concetto che la natura sempre presente alla sua coscienza e sempre immanente alla sua poesia, incentrato nella figura di Virgilio. È il dramma del limite ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] L'eclisse, 1962), la cui avventura diventa un'avventura visiva. Così è avvenuto anche nel cinema più recente di registi di Empedocle; Sicilia!, 1999). Il rigore morale e la poesia di Straub- Huillet consistono nella volontà estrema di non illudere lo ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Ignazio Veca
NICCOLINI, Giovanni Battista. – Nacque a Bagni di San Giuliano (San Giuliano Terme, Pisa) il 29 ottobre 1782, da Ippolito, commissario regio in quella città, [...] somiglianza la quale è tra la pittura e la poesia e dell’utilità che i pittori possono trarre dallo studio Autografoteca Bastogi, cass. 83; Centro documentazione e ricerca Visiva, Autografi Targioni Tozzetti, ins. 48; Autografi Biblioteca Labronica ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] dei limiti dell'occhio al restringimento del campo visivo ai limiti di un personaggio calato nella vol., Les formes, Paris 1965.
P.P. Pasolini, Il cinema di poesia (1965) e Osservazioni sul piano-sequenza (1967), in Empirismo eretico, Milano ...
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BONANNO PISANO
J. White
Artista attivo a Pisa nell'ultimo quarto del 12° secolo. Il nome di B. è tramandato solo dalle due iscrizioni con cui firmò le perdute imposte bronzee del portale maggiore della [...] / MCL / XXXVI / i(n)dictio(n)e / III Bon(n)a / nus ci / vis Pis / anus / me fe / cit"). Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 48) è 1984; W. Melczer, La porta di Bonanno a Monreale. Teologia e poesia, Palermo 1987; id., La porta di Bonanno nel duomo di Pisa. ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] , va inquadrato in questo clima e, nonostante l'eccezionale qualità visiva e la prestigiosa collaborazione con Sergej S. Prokof′ev che ne ritrova in tutte le forme artistiche, dalla pittura alla poesia. Il cinema, però, ha la capacità di far lavorare ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte....