Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] memorie classiche: Scilla che latra e Cariddi che ruggisce, l’Alcide con la clava. Nel celebre Inno di Garibaldi del poeta e patriota Luigi Mercantini, gli italiani sono le «stirpi di Roma» non domate dal «bastone tedesco».
Il peso delle memorie ...
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FOLENA, Gianfranco
Lorenzo Renzi
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 9 apr. 1920 da Umberto e da Nora Alberti. Di famiglia toscana, si formò alla Scuola normale superiore di Pisa e all'università di Firenze. [...] il volumetto Com'a nu frète, a cura di F. Zambon, riunisce due saggi del F. e alcune sue lettere al poeta lucano). Particolarmente importanti, tra tutti, i lavori sul Goldoni (Il linguaggio del Goldoni dall'improvviso al concertato, in Paragone, VIII ...
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GIACOMINI TEBALDUCCI MALESPINI, Lorenzo
Anna Siekiera
Nacque ad Ancona il 29 febbr. 1552 da Jacopo di Lorenzo e da Elisabetta di Filippo Gondi. Per ragioni ereditarie i Giacomini avevano unito al cognome [...] ; e G. Bartoli, Degli elementi del parlar toscano, Fiorenza, Giunti, 1584). Rimangono pochi inediti: una poesia latina in morte del poeta Paolo Del Rosso (Firenze, Bibl. nazionale, Filze Rinuccini, 20), i versi latini e greci per il vescovo di Ragusa ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] , ammettendo l'uso di forme e stilemi discordanti dalla tradizione letteraria, ma liberamente espressi nel momento creativo dei poeta.
La vastità degli interessi del D. appare dai numerosi scritti scientifici. Con lo pseudonimo di Timauro Anziate ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] venivano dapprima ideati, poi scritti in prosa, infine messi in versi. L’operazione non era però conclusa, perché il poeta doveva «limare, levare, mutare» (Vita IV, 4), quindi aggiustare e riscrivere i versi per raggiungere uno stile sublime, denso ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] e il celebre podestà di Treviso Giacomo di Morra, figlio del gran giustiziere Enrico, che taluni hanno identificato col poeta Giacomino Pugliese. L'opera, i cui fini e la cui destinazione rimangono ancora assai oscuri, comprende tre parti: un ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] colta nella quale si è iniziato ad assegnare un morfema -a ‘ipergrecizzante’ sul modello dei maschili greci in -a (poeta, problema, teorema e sim.) a numerosi grecismi che avevano una terminazione -o (gr. -os): cataclismo → cataclisma, sismo → sisma ...
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PISTELLI, Ermenegildo
Roberto Pertici
PISTELLI, Ermenegildo. – Nacque a Camaiore (Lucca) il 15 febbraio 1862, da Alfonso e da Clelia Benedetti.
Il padre era stato volontario con gli studenti pisani [...] raccolti e pubblicati i Carmina) lo spinsero, già nel 1919, a una polemica pubblica con Benedetto Croce, che del poeta offriva una lettura decisamente limitativa.
Il suo ingresso nella politica attiva fu ancora più marcato negli anni seguenti: alla ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] sloveno Ž. Zois radunò attorno a sé un circolo di intellettuali del quale fecero parte V. Vodnik, considerato il primo poeta sloveno, A.T. Linhart, cui si debbono le origini del teatro nazionale, e J. Kopitar, fondatore della scienza filologica slava ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] il primo volume di versi catalani, Lo gayter de Llobregat di J. Rubió i Ors. Risorse l’interesse, anche dei poeti, per la storia e la letteratura regionale. La restaurazione dei Giochi Floreali (1859) segnò il passaggio dal catalanismo letterario a ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i p. dell’Ottocento; certi poete in lingua...
poetare
v. intr. e tr. [dal lat. pŏētari, der. di pŏēta «poeta»] (io poèto, ecc.; ma il pres. è raro). – 1. intr. (aus. avere) Comporre poesie, scrivere versi: gli umanisti preferivano p. in latino piuttosto che in volgare; la corona Che suole...