Critico letterario polacco (Przemyśl 1905 - Oxford, Gran Bretagna, 2000). Prof. di letteratura e teatro polacco all'univ. di Chicago (1964-72), curò l'importante antologia Literatura polska na obczyźnie [...] 1940-1960 ("La letteratura polacca all'estero 1940-1960", 2 voll., 1964-65). Fautore di una "critica personalistica" (Krytyka personalistyczna, 1957) in antitesi alle correnti formalistiche e strutturalistiche, scrisse tra l'altro: Funckcja społeczna ...
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Uomo politico polacco (Tarnów 1911 - Varsavia 1989); nella seconda guerra mondiale e nella resistenza ai Tedeschi fu uno dei capi, insieme con Osóbka-Morawski, del Partito socialista dei lavoratori. Dopo [...] la guerra sostenne la collaborazione e poi la fusione dei socialisti col Partito comunista polacco. Primo ministro dopo le elezioni del 1947 lasciò il posto a B. Bierut nel novembre 1952 e fu nominato vicepresidente del Consiglio. Tornò alla ...
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Storico polacco (n. Varsavia 1882 - m. nel campo di concentramento di Nordhausen 1945); prof. (1915-44) di storia generale all'univ. di Varsavia. I suoi studî si svolgono principalmente in tre direzioni: [...] conoscenza storica", 1928); ricerche sul Medioevo (Kara w najdawniejszym prawje polskim "La pena nel più antico diritto polacco", 1908); l'origine delle nazioni moderne e i rapporti fra Polonia ed Europa nell'Ottocento (Rozwój narodowości nowoczesnej ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...