Regista e teorico teatrale polacco (Rzeszów 1933 - Pontedera 1999). Maestro di un'intera generazione di teatranti, in opposizione alle correnti più diffuse dell'avanguardia teatrale si è dedicato all'approfondimento [...] del rapporto attore-spettatore attraverso l'eliminazione del "superfluo", a ricerche sull'espressività fisica dell'attore e alla definizione di un nuovo uso dello spazio, in una teoria del teatro come ...
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Scrittore polacco (Radomsko 1921 - Breslavia 2014). Seppe esprimere, nelle liriche raccolte in Niepokój ("Inquietudine", 1947) e Czerwona rękawiczka ("Il guanto rosso", 1948), la tragedia degli anni dell'occupazione [...] in forme che hanno largamente influenzato la poesia del dopoguerra. Si è poi via via liberato dall'angosciosa esperienza della sua generazione (Pięć poematów "Cinque poemi", 1950; Wiersze i obrazy "Versi ...
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Mistico polacco (Antoszwińcie, Vilnius, 1799 - Zurigo 1878). Il suo nome è legato al moto religioso Opera di Dio, con il quale egli annunciò (1840) ai compatrioti l'avvento di un'epoca nuova, cui corrispondeva [...] del pensiero di Towiański. Rientrato a Parigi nel 1848, fu imprigionato: liberato dopo tre mesi, in seguito alle proteste di Polacchi e Francesi, si stabilì in Svizzera.
Opere
La massima parte della sua opera, pubblicata a Torino nel 1882 (Pisma A ...
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Poeta polacco (Szetejni, Lituania, 1911 - Cracovia 2004), si affermò poco più che ventenne come il più originale rappresentante di un gruppo letterario d'avanguardia (Grupa żagarów) a Vilna. Nel 1933 pubblicò [...] . La mente prigioniera, 1955) sulla condizione degli intellettuali nelle democrazie popolari. Dal 1958 fu professore di letteratura polacca presso l'università di Berke ley negli USA; frutto del suo insegnamento una History of polish literature (1969 ...
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Scrittore e pubblicista polacco (Wolborze, Sieradz, 1503 - ivi 1572). Proveniente dalla piccola nobiltà, studiò all'accademia di Cracovia (1517-22). Viaggiò in Germania, dove conobbe Lutero e Melantone; [...] seguì il diplomatico Hieronim Łaski in Ungheria e in Turchia. Rientrato definitivamente in patria nel 1541, fu dapprima segretario di Sigismondo Augusto, poi wójt (rappresentante della comunità di fronte ...
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Chimico e scrittore polacco (n. Złoczów 1937), naturalizzato statunitense nel 1955. Premio Nobel per la chimica nel 1981 insieme a K. Fukui, ha svolto ricerche di chimica organica teorica, in particolare [...] sulle regole che permettono di stabilire la possibilità di effettuazione di alcune classi di reazioni.
Vita
Ha studiato alla Columbia e alla Harvard University; dal 1965 professore alla Cornell University. ...
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Narratore polacco (Wola Okrzejska, Masovia, 1846 - Vevey 1916), studiò (1866-70) a Varsavia; poi (1876-78) in California, continuò la sua attività di giornalista e letterato (Listy z podróży do Ameryki [...] gli ultimi due anni in Svizzera, dove organizzò, con I. J. Paderewski, il comitato di soccorso per i combattenti polacchi. Premio Nobel per la letteratura (1905). Incerto in un primo momento tra l'interesse per i problemi sociali (Humoreski z ...
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Scrittore polacco (n. Borzecino, Cracovia, 1930). Autore di racconti satirici (Słoń, 1957, trad. it. L'elefante, 1963; Deszcz "Pioggia", 1962), si è imposto a livello internazionale con la sua drammaturgia [...] che, muovendo dalla tradizione polacca di grandi scrittori come S. I. Witkiewicz e W. Gombrowicz, ha colto in chiave grottesca le contraddizioni della società comunista: Policja (1958; trad. it. La polizia, 1963), Indyk (1960; trad. it. Il tacchino, ...
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Architetto polacco (n. Łódź 1946), naturalizzato statunitense nel 1965. Teorico dell'architettura e artista nel senso più ampio del termine, è considerato tra i protagonisti dell'architettura decostruttivista; [...] fra le sue realizzazioni più originali e interessanti il Jüdisches Museum di Berlino (1998). Nel 2003 si è aggiudicato il progetto per la ricostruzione del World trade center di New York.
Di famiglia ...
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Antropologo sociale polacco naturalizzato brtitannico (Cracovia 1884 - New Haven, Connecticut, 1942). La sua ricerca ormai classica nelle Isole Trobriand (Argonauts of Western Pacific , 1922; trad. it. [...] 1973) ebbe un'importanza determinante per l'antropologia, in quanto fondò i metodi della moderna ricerca etnografica sul campo, in particolare quello dell'osservazione partecipante. Tra i maggiori esponenti ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...