Piesiewicz, Krzysztof
Serafino Murri
Sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 25 ottobre 1945. Il suo lavoro resta indissolubilmente legato alla figura del regista Krzysztof Kieślowski, in un sodalizio [...] affresco: Dekalog, uno degli ultimi grandi guizzi del cinema d'autore, dieci film di un'ora prodotti dalla televisione polacca che si interrogano sul senso dei comandamenti dell'Antico Testamento nella miseria politica e sociale dell'Est europeo. La ...
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SKOLIMOWSKI, Jerzy
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 5 maggio 1938. Un'infanzia durissima − il padre morì in campo di concentramento, la madre partecipò alla resistenza [...] dell'esilio ben rappresentato da Moonlighting (1982) dove, con inventiva che quasi mai viene meno, si racconta di quattro muratori polacchi spediti a ristrutturare la casa di un membro del partito, a Londra, per loro paese di Bengodi, ricco di merci ...
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Munk, Andrzej
Eusebio Ciccotti
Regista cinematografico polacco, di origine ebraica, nato a Cracovia il 16 ottobre 1921 e morto a Lowicz il 20 settembre 1961. Tra gli iniziatori della cosiddetta scuola [...] 1967). Il tema della colpa, dell'aiuto e della simpatia che si stabilisce tra una kapò tedesca e un'internata ebrea polacca è il motivo intorno a cui ruota uno dei film concentrazionari più compatti e riusciti del cinema mondiale. Ancora una volta ...
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ZANUSSI, Krzysztof
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico polacco, nato a Varsavia il 17 giugno 1939, da una famiglia di origine friulana, trapiantata in Polonia da tre generazioni. Ad appena sedici [...] stagioni nella storia del suo paese, si è fatto mediatore e interprete. Nel 1981 ha ripercorso la giovinezza e gli anni polacchi del papa Giovanni Paolo ii in Da un paese lontano.
Bibl.: B. Michałek, The cinema of Krzysztof Zanussi, in Film Quarterly ...
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Has, Wojciech Jerzy
Silvana Silvestri
Regista cinematografico polacco, nato a Cracovia il 1° aprile 1925 e morto a Łódź il 3 ottobre 2000. Esponente della 'scuola polacca', caratterizzata dall'interesse [...] un gruppo di giovani che vivono in una sola stanza, tra progetti non portati a termine e il vuoto interiore. Il cinema polacco si stava allontanando sempre più dall'impegno morale dei primi anni del dopoguerra e le tematiche si facevano più personali ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] nonostante i suoi schematismi, è considerato, alla pari di Ostatni etap (1948; L'ultima tappa) della Jakubowska, il principale film polacco dei primi dieci anni del dopoguerra, e uno dei più importanti tra quelli girati in tutto il mondo sulla Shoah ...
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Olbrychski, Daniel
Eva Cerquetelli
Attore cinematografico e teatrale polacco, nato a Łowicz il 27 febbraio 1945. Protagonista del cinema di Andrzej Wajda negli anni Settanta, ne ha accompagnato la riflessione [...] su di lui (e con lui). Introversi, sfuggenti, spesso accostati a James Dean, i due attori più popolari del cinema polacco, con le loro diverse esperienze (solo Cybulski aveva conosciuto la guerra), nel corso delle loro carriere si sono spesso trovati ...
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Kawalerowicz, Jerzy
Giuseppe Gariazzo
Regista e sceneggiatore cinematografico polacco, nato a Gwóźdźiec (od. Gvozdec, in Ucraina) il 19 gennaio 1922. Negli anni Cinquanta e Sessanta fu un esponente [...] pubblicata nel 2001.
Bibliografia
R.P. Sobolev, Eži Kavalerovič, Moskva 1965.
Jerzy Kawalerowicz, éd. M. Estève, Paris 1967.
Dalla scuola polacca al nuovo cinema 1965-1970, a cura di M. Furdal, R. Turigliatto, Milano-Torino 1988, pp. 55-57, 175-76 ...
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Cybulski, Zbigniew
Riccardo Martelli
Attore teatrale e cinematografico polacco, nato a Kniaże (od. Knjaže, in Ucraina) il 3 novembre 1927 e morto a Wrocław l'8 gennaio 1967. È stato l'attore più popolare [...] mondo attorno a sé, va fino in fondo per fedeltà alla parola data e perde la vita. Gli spettatori polacchi, abituati ai semplicistici eroi positivi e agli enfatici attori del realismo socialista, scoprirono un personaggio complesso e contraddittorio ...
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Kaminski, Janusz
Francesco Zippel
Direttore della fotografia e regista cinematografico polacco, nato a Ziębice il 27 giugno 1959. Operatore di grande talento, attento alle suggestioni della fotografia [...] , K. ha tratto ispirazione dal libro fotografico di R. Vishniac A vanished world, struggente testimonianza della vita degli ebrei polacchi prima dell'ascesa del nazismo. Girato in un delicato bianco e nero, il film si apre al colore all'inizio ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...