Léaud, Jean-Pierre
Simone Emiliani
Attore cinematografico francese, nato a Parigi il 5 maggio 1944. Con Anna Karina e Jean-Paul Belmondo è stato tra gli attori simbolo della Nouvelle vague: la sua recitazione [...] le rivolte studentesche del maggio 1968. Nel frattempo fu anche il protagonista di Le départ (1967; Il vergine), opera prima del polacco Skolimowski, nel ruolo di un apprendista parrucchiere che ha la passione per le auto da corsa; e nel 1968, dopo ...
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Nová Vlna
Eusebio Ciccotti
Denominazione della 'Nuova ondata' del cinema cecoslovacco (v. Cecoslovacchia) iniziata nel 1962 e conclusasi con la repressione sovietica della Primavera di Praga (agosto [...] la copia unica conservata presso la cineteca nazionale): il Neorealismo, la Nouvelle vague, il nuovo cinema polacco. Dagli autori di tali movimenti assorbirono stilemi di regia: la recitazione di non professionisti (Forman), l'atteggiamento ...
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Actors Studio
Riccardo Martelli
Laboratorio statunitense di arte drammatica, fondato a New York nel 1947. È il più noto centro di perfezionamento per attori degli Stati Uniti, e forse del mondo. Trae [...] (Marija Uspenskaja, 1876-1949), cui si unì un ex attore del Teatro d'Arte (dal 1905 al 1914), il regista polacco Richard Boleslawsky (Ryszard Bolesławski, 1889-1937), immigrato due anni prima: essi crearono a New York una scuola di recitazione, l ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] katonák, 1967, L'armata a cavallo; Csendès kiáltás, 1968, Silenzio e grido; Ėgi bárány, 1970, Agnus Dei); il cinema polacco conobbe il talento di Andrzej Wajda che fin da Popiół i diament (1958; Cenere e diamanti), epica e romantica ricostruzione ...
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GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] moglie nel firmamento delle dive dello schermo: Soava debuttò in La storia di un peccato, film di carattere realistico tratto dal romanzo del polacco S. Zeromsky. Nel 1919 il G. tentò per la prima volta la strada, che lo avrebbe reso famoso, del film ...
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Andrews, Julie
Francesco Costa
Nome d'arte di Julia Elizabeth Wells, attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Walton-on-Thames (Surrey) il 1° ottobre 1935. Ricca di una vivacità travolgente [...] trasformazioni, interpretando il ruolo di un'artista disoccupata che, per poter lavorare, deve fingere di essere un conte gay polacco che si esibisce in abiti femminili. Diretta ancora da Edwards, ha recitato dapprima in The man who loved women ...
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Squadrone bianco
Jean A. Gili
(Italia 1936, bianco e nero, 100m); regia: Augusto Genina; produzione: Francesco Giunta per Roma Film; soggetto: dal romanzo L'escadron blanc di Joseph Peyré; sceneggiatura: [...] ), Fulvia Lanzi (Cristiana), Francesca Dalpe (Paola), Guido Celano (tenente Fabrizi), Olinto Cristina (capitano Donati), Cesare Polacco (El Fennek), Mohamed Ben Mabruk (Belkeir), Nino Marchetti (aiutante del capitano Santelia), Olga Pescatori (Anna ...
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Operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Cenni storici
L’avvento [...] prestate, negli anni 1960 e 1970, ad attori francesi, inglesi, tedeschi: da Cigoli a Cervi, Asti, Fantoni, da C. Polacco a Sordi (le cui esperienze radiofoniche lo avevano reso adatto alla carriera di doppiatore ancor prima di divenire attore), M ...
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Berlino, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
L'Internationale Filmfestspiele Berlin, presto conosciuto come Berlinale, fu istituito nel 1951 su iniziativa politico-culturale degli Stati Uniti e [...] film della Repubblica Democratica Tedesca a essere proiettato fu, in quello stesso anno, una storia ambientata in un ghetto ebreo-polacco nel 1944, Jakob der Lügner (1974) di Frank Beyer (regista che sarebbe stato poi chiamato nel 1993 a presiedere ...
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Kolossal
Renato Venturelli
Termine impiegato per indicare film spettacolari, ad alto costo, lanciati con grandi campagne promozionali e volti a colpire l'attenzione del pubblico per la loro imponenza [...] , di N. Ray), epico-storici, come il potente e barbarico The Vikings (1958; I Vichinghi) di Fleischer o il polacco Faraon (1966; Il faraone) di Jerzy Kawalerowicz, ma anche vicende riguardanti fatti più recenti, come Exodus (1960) di Otto Preminger ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...