Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] bielorusso.
La chiamata al trono di Polonia del duca Jogáila (che col nome di Ladislao Jagiełło sposò l’erede della corona polacca Jadwiga) e la conclusione dell’atto di Krėva (1385) di unione della L. con la Polonia, con conseguente battesimo della ...
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Cittadina della Polonia, nel voivodato di Świętokrzyskie. Uno dei centri più antichi della regione, nodo delle strade che conducevano da Cracovia nella Rutenia e dalla foce della Vistola nell’Ungheria. [...] spartizione della Polonia (1795) passò sotto il dominio austriaco e decadde. Nel 1918 S. entrò a far parte dello Stato polacco indipendente; attualmente è un importante centro di commercio e produzione di mele, pesche e altri alberi da frutto. ...
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(pol. Tatry, slovacco Tatry) Gruppo montuoso dei Carpazi di NO, separato dal corso del Váh in due parti: gli Alti T. (Gerlachovský Štét, 2655 m s.l.m.) descrivono con il loro crinale un arco di cerchio [...] mancano però i ghiacciai e rari sono i campi di neve; frequenti invece i laghi. L’attività pastorale è in diminuzione, mentre è notevole lo sviluppo del turismo e dell’industria alberghiera, sia sul versante slovacco sia su quello polacco (Zakopane). ...
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Płock Città della Polonia centrale (126.807 ab. nel 2008) nel voivodato di Mazowieckie, situata sulla destra della Vistola, 90 km a NO di Varsavia. Porto fluviale e mercato agricolo con importanti industrie [...] oleodotto al porto di Danzica.
Fra le più antiche città polacche, è nota sin dall’11° sec. come sede così grande splendore divenendo (16° sec.) la città più importante del regno polacco dopo Cracovia; successivamente decadde, eclissata da Varsavia. ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] al sultano Maometto IV e nel 1672 i Turchi imposero alla Polonia la pace di Buczacz, per la quale l’Ucraina polacca passò sotto la protezione turca. La Polonia recuperò poi quei territori nel 1684 per opera di Giovanni Sobieski. Nell’Ucraina russa ...
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(Łuck, Luc'k) Città dell’Ucraina (217.197 ab., 2021), capoluogo del distretto omonimo e dell'oblast' di Volinia (20.144 km² con 1.031.421 ab. nel 2020), ubicata sul fiume Styr, affluente del Prypeć, presso [...] ducato di Vladimiria-Volinia, fu spesso distrutto; passata nel 1320 sotto il dominio dei Lituani, divenne nel lungo periodo lituano-polacco la capitale del voivodato di Volinia. A partire dal 17° secolo la città cominciò a decadere, attraversando una ...
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Minsk (o Mensk) Città capitale della Bielorussia (2.020.600 ab. nel 2020), situata sulle rive dello Svisloč´, affluente della Beresina; capoluogo dell’oblast´ omonima (40.200 km2 con 1.422.992 ab. nel [...] Polonia, divenne definitivamente russa. Fu base militare di Napoleone (1812) e luogo di scontro tra Polacchi e Russi durante la guerra della rivoluzione polacca (1831). Nel secondo decennio del 21° secolo la città è stata sede di un lungo processo ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] se nel 1979 si arrivò alla firma del SALT II), aggravato dal sostegno di Mosca all’azione repressiva del governo polacco nel dicembre 1981.
Nel 1977 Brežnev assunse anche la carica di presidente del Presidium del Soviet supremo e con la Costituzione ...
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(lett. Rīga) Città capitale della Lettonia (637.089 ab. nel 2018), situata sulle rive della Dvina Occidentale (Daugava), presso la sua foce nel Golfo di Riga. Sulla sponda destra della Dvina si trova [...] dell’Ordine Teutonico; nel 1522 abbracciò la Riforma. Dopo la fine dell’indipendenza della Livonia (1561) fu sottoposta al dominio polacco che durò fino al 1621, poi a quello svedese fino al 1710, quando passò alla Russia, sotto la quale rimase fino ...
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(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] e Moldavia; le lingue slave si dividono in un gruppo orientale, comprendente russo, ucraino e bielorusso; uno occidentale, che include polacco, ceco e slovacco; e uno meridionale cui fanno capo le lingue di vari paesi balcanici (paesi ex-jugoslavi e ...
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polacco
(ant. pollacco) agg. e s. m. (f. -a) [dal pol. polak, connesso con lo slavo pole «campo, pianura»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Della Polonia, territorio e stato dell’Europa centrale: la storia, la letteratura p.; le danze p.; i profughi...
polacca1
polacca1 s. f. [dall’agg. polacco]. – 1. Danza tradizionale nata in Polonia verso la fine del sec. 16°; di carattere nobile e cavalleresco, in ritmo di 3/4, di andamento moderato, si diffuse in Europa durante il secolo 19° come forma...