GALLIGNANI, Giuseppe
Aldo Bartocci
Nacque a Faenza il 19 genn. 1851.
Dal 1867 al 1871 frequentò il conservatorio di Milano dove si diplomò in composizione e direzione d'orchestra, presentando per il [...] congressi, a collaborare con qualificate riviste e, soprattutto, a impegnarsi nella composizione liturgica e nella divulgazione della polifonia classica nel solco della tradizione palestriniana.
Grazie alla stima di cui godeva - tra gli altri anche ...
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BARTOLI, Romeo
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Nacque a Trieste il 10 genn. 1875. Iniziati gli studi al politecnico della sua città, li abbandonò per dedicarsi esclusivamente alla musica, divenendo in breve, per la vasta dottrina [...] grande successo nella sua tournée del 1923. Rimane del B. pubblicata una interessante raccolta di molti autori di Composizioni vocali polifoniche a due, tre e quattro voci sole dei secoli XVI e XVII raccolte e trascritte in notazione moderna da R. B ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] 2 o 3 parti, di cui la superiore, più ricca melodicamente, predominava sulle altre (spesso affidata anche a strumenti). Come costruzione polifonica, la base, la parte più importante stava però nel tenor; il tessuto a più voci era svolto in uno stile ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] presso lo Spontini e il Cherubini (il secondo dei quali fu grande compositore di Messe e di altre musiche sacre polifoniche) ma di rado il valore estetico dei singoli interventi corali emerge nell'insieme delle partiture. Fuori del teatro, i maggiori ...
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GUERRERO, Francisco
Guido Pannain
Compositore, figlio del pittore Gonzalo Sánchez G., nacque nel maggio 1527 a Siviglia, dove morì l'8 novembre 1599. Venne educato alla musica dal fratello Pedro, favorevolmente [...] e serena, della sua musica. La vocalità, nelle forme ampie della sua polifonia, s'inarca nell'ampiezza d'un canto di beata contemplazione.
Le numerose opere polifoniche del G. furono assai diffuse al suo tempo, e vennero frequentemente stampate in ...
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Scrittore cubano, nato a Gibara il 22 aprile 1929. All'inizio alterna l'attività di scrittore con quella di giornalista, in particolare di critico cinematografico (raccoglierà più tardi i saggi più notevoli [...] vera rivoluzione, sia per quanto attiene alle tecniche narrative sia per quanto si riferisce al linguaggio, generando una suggestiva polifonia attinta alla realtà viva dell'Avana che si crea e si disfa in continuazione. Nell'invenzione linguistica di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro barocco italiano svolge un ruolo determinante nella spettacolarizzazione [...] completa intelligibilità del testo, scelgono la monodia per la restaurazione della tragedia greca, anziché l’imperante polifonia. La poetica del “recitar cantando” sottolinea il valore emotivo della parola, valendosi dell’accompagnamento strumentale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine ars antiqua indica il primo stadio dell’evoluzione della musica vocale [...] di Notre-Dame, il cui avvio viene fissato intorno al 1160/80, caratterizzata dalla notazione detta “modale” e dall’elaborazione polifonica del repertorio gregoriano.
L’epoca di Notre-Dame
Con epoca di Notre-Dame si indica un periodo in cui l’arte ...
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MERRILL, James Ingram
Andrea Mariani
Poeta statunitense, nato a New York il 3 marzo 1926. A un'adolescenza agiata, povera di affetti ma ricca di esperienze intellettuali (simbolisti, Proust, Rilke, [...] pluralità di motivi e soluzioni metriche accostabile ai Cantos di E. Pound; alla forma lirico-narrativa si alterna una polifonia epico-drammatica. Il poema è costituito da The book of Ephraim (in Divine Comedies, 1976; premio Pulitzer 1977), Mirabell ...
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Musicista, compositore e teorico, vissuto nella seconda med del sec. XV e, forse, fino ai primi anni del sec. XVI. Come quasi tutti i musici del suo tempo, egli appartenne al clero, pare quale monaco benedettino. [...] di A. quale compositore. Nei giorni in cui la polifonia vocale aveva fatto ormai progressi conclusivi per opera dei maestri di Stoccarda. Mentre nella Messa e nel Mottetto i primi polifonisti tedeschi erano, anch'essi, non altro che derivati dai ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...