Musicista (Siena 1578 - ivi 1640); compositore di musica sacra, teatrale e madrigalistica, visse a Roma, maestro al Collegio germanico (1602-06) e poi a Siena, maestro di cappella al duomo. Nella polifonia [...] sacra egli tende a semplicità e fervore d'espressione, tenendosi lontano dalle ambiziose scritture policorali del tempo. Nella musica del dramma pastorale Eumelio (Roma, 1606) lo stile ricorda quello della ...
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Musicista (Bologna 1904 - ivi 1980). Studiò al Liceo musicale di Bologna con F. Alfano. Svolse attività di compositore, direttore d'orchestra e di cori, critico musicale. Dal 1950 si dedicò soprattutto [...] alla polifonia vocale, fondando il Gruppo madrigalistico G. B. Martini. Insegnò musica corale, direzione di coro e composizione nel conservatorio di Bologna di cui fu direttore. Tra le sue composizioni figurano musiche di scena per Il barbiere di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scritta in un periodo di mutamento radicale nel linguaggio musicale con l’affermazione [...] dalla prima comparsa, una raccolta di madrigali a cinque voci in un periodo in cui la fortuna del madrigale polifonico sta chiaramente scemando.
Nella nuova edizione non si nota tuttavia un tentativo di aggiornamento sostanziale dello stile musicale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] Giuseppe Ferrari. Questa polifonia di definizioni è il segno dell’interesse suscitato nella cultura italiana ed europea (soprattutto in quella francese) dalle teorie e dai ragionamenti del più sottile interprete della scuola romagnosiana, che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Al volgere del secolo XIV, l’ultima fase di sviluppo della polifonia arsnovistica si [...] caratterizza per l’arditezza delle sperimentazioni operate da compositori attivi nei maggiori centri culturali d’oltralpe e nelle corti italiane più attente alle avanguardie artistiche. I loro complessi ...
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Musica
Nella teoria musicale greca, insieme di suoni diversi che, anche combinati, l’orecchio percepisce distinti (opposto di consonanza o sinfonia). Alcuni teorici medievali usarono il termine d. per [...] indicare il tipo primitivo di polifonia praticato intorno al 9° sec. d.C.
Telecomunicazioni
Nei sistemi di telecomunicazione, di registrazione e riproduzione, è il disturbo provocato dal segnale sonoro trasferito a causa di accoppiamenti ...
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Musicista (Parigi 1567 - ivi 1638). Maestro di cappella alla corte di Francia, compose musica sacra in stile polifonico di tradizione franco-fiamminga, ma non senza libertà: per primo tra i Francesi adottò [...] l'uso italiano della polifonia a cori battenti o spezzati. ...
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Musicista (n. Ely o Cambridge 1500 circa - m. Doddington, Cambridgeshire, 1573), dottore in musica a Cambridge (1545), poi (1548) prof. a Oxford. Sacerdote, fu organista e compositore di musica sacra e [...] religiosa, autorevole esponente della prima polifonia inglese. Pubblicò The Acta of the Apostles a 4 voci, riducibili a concerto con liuto (1553). ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] alla corte e alla nobiltà feudale. Accanto al mottetto, ormai divenuto profano e sempre più libero e complesso nella condotta polifonica e nel ritmo, si vennero affermando nuovi generi, come la ballade, il rondeau, il virelai, e il lai (questi ultimi ...
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Musicista (Norimberga 1581 - ivi 1634), organista dei principi di Brandeburgo a Kulmbach e Bayreuth (1604), poi (dal 1616) a Norimberga, organista successivamente di S. Spirito, S. Lorenzo e S. Sebaldo. [...] È uno dei maestri di quel periodo di transizione nel quale lo stile strumentale penetra nella polifonia vocale. Scrisse musiche sia a cappella (senza o con basso continuo) sia con strumenti, e un trattato di composizione. ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...