Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] alla corte e alla nobiltà feudale. Accanto al mottetto, ormai divenuto profano e sempre più libero e complesso nella condotta polifonica e nel ritmo, si vennero affermando nuovi generi, come la ballade, il rondeau, il virelai, e il lai (questi ultimi ...
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Teorico e critico della letteratura (Orel 1895 - Mosca 1975). Ha acquistato grande notorietà con i suoi studî su Dostoevskij (Problemy tvorčestva Dostoevskogo "Problemi dell'opera di D.", 1929, riedito [...] il titolo Problemy poetiki Dostoevskogo, 1963, trad. it. Dostoevski. Poetica e stilistica, 1968), nei quali esamina la 'polifonia' come principio costitutivo dell'arte dostoevskiana. Tra le altre opere, fondamentale il suo lavoro su Rabelais, tesi di ...
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Filologo romanzo italiano (Verzuolo 1928 - Milano 2014); prof. nell'univ. di Pavia dal 1960, è stato direttore dell'International association for semiotic studies e condirettore delle riviste Strumenti [...] letterario, 1985; Fuori del mondo. I modelli nella follia e nelle immagini dell'aldilà, 1990; Intrecci di voci. La polifonia nella letteratura del Novecento, 1991; Notizie dalla crisi. Dove va la critica letteraria?, 1993; La pelle di san Bartolomeo ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] di quella grande scuola musicale che appunto si dice "veneziana" e che comprende nel suo svolgimento due espressioni capitali: la polifonia vocale e strumentale della cappella di S. Marco (massima fioritura nella seconda metà del sec. XVI) e l'opera ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] in Marcovaldo ovvero le stagioni in città. Residuano talvolta termini liguri, ma entro una più vasta e ambiziosa polifonia, che tocca anche i soprannomi e nomi propri, nei quali eventuale dialettalismo e innalzamento favoloso convivono, suscitando ...
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Linguistica
In fonetica, la fine della frase fonetica (che quindi non coincide necessariamente con la fine della frase sintattica), cioè l’arresto dell’attività fonatoria che intercorre tra sequenza e [...] valore di essi non è accertato. Un vero e proprio sistema completo di segni si formò con lo sviluppo della polifonia. I segni di p. furono allora (nel sistema mensuale detto franconiano) notati con sbarrette verticalmente tracciate attraverso il rigo ...
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Zola, Émile
Anna Maria Scaiola
Il caposcuola del naturalismo francese
Teorico del naturalismo, lo scrittore francese Émile Zola ne ha offerto un modello esemplare nella sua opera narrativa. Da Thérèse [...] poi di trasfigurarlo attraverso la sua personalità creativa. Egli compone le sue opere, sostenute da una solida struttura, su una polifonia di personaggi e voci, con scene a contrasto e quadri fatti di macchie di colore accostate: rosso, nero, bianco ...
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Componimento poetico di origine italiana, basato sul modello metrico della ballata e dello strambotto, connesso in origine al canto a più voci, d’argomento prevalentemente amoroso a sfondo idillico, soprattutto [...] 2 o 3 parti, di cui la superiore, più ricca melodicamente, predominava sulle altre (spesso affidata anche a strumenti). Come costruzione polifonica, la base, la parte più importante stava però nel tenor; il tessuto a più voci era svolto in uno stile ...
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Scrittore cubano, nato a Gibara il 22 aprile 1929. All'inizio alterna l'attività di scrittore con quella di giornalista, in particolare di critico cinematografico (raccoglierà più tardi i saggi più notevoli [...] vera rivoluzione, sia per quanto attiene alle tecniche narrative sia per quanto si riferisce al linguaggio, generando una suggestiva polifonia attinta alla realtà viva dell'Avana che si crea e si disfa in continuazione. Nell'invenzione linguistica di ...
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MERRILL, James Ingram
Andrea Mariani
Poeta statunitense, nato a New York il 3 marzo 1926. A un'adolescenza agiata, povera di affetti ma ricca di esperienze intellettuali (simbolisti, Proust, Rilke, [...] pluralità di motivi e soluzioni metriche accostabile ai Cantos di E. Pound; alla forma lirico-narrativa si alterna una polifonia epico-drammatica. Il poema è costituito da The book of Ephraim (in Divine Comedies, 1976; premio Pulitzer 1977), Mirabell ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...