Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] in questo caso si tratterà di operare un coordinamento dei materiali visivi e sonori per la costruzione di una struttura polifonica. In ogni fase di costruzione dell'i., responsabile della produzione del senso è sempre un'operazione di montaggio.
L'i ...
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CARISSIMI, Giacomo
Cesare Casellato
Nato a Marino (Roma), venne battezzato il 18 apr. 1605. Già l'atto di battesimo (cfr. Cametti, 1917) offre indicazioni utili a definire il suo ambiente familiare: [...] passi omofonici si alternano a felici inserzioni di carattere contrappuntistico che si discostano dall'accademismo che impronta la polifonia del tempo. Egualmente l'impiego discreto degli strumenti (per lo più due violini e il basso continuo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] -musicali dando vita a un nuovo repertorio unificato, il canto gregoriano. Si sviluppano anche le prime trattazioni teoriche della polifonia.
Nel IV secolo si inaugura una fase di svolta nella storia della musica liturgica, che consiste in una vasta ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] dell’originale bachiano vengono immerse e trasfigurate nel suono orchestrale, che genera intorno a esse una misteriosa foresta polifonica.
Franco Donatoni, che negli ultimi anni fu confortato dall’amicizia con la pianista Maria Isabella De Carli, si ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] " dell'XI, scritto a cinque con due parti di viola, trova realizzazione in movimenti in cui vengono sfruttati la conduzione polifonica e fugata, il contrappunto sincopato o di legature, e una scrittura d'insieme simile a quella dell'op. I. Mentre ...
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LANDI, Stefano
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma da Matteo di Antonio Mattei, calzolaio senese, e Cecilia di Fabio Landi, e fu battezzato il 26 febbr. 1587 nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini. Rimasto [...] alle cantate coeve.
Il L. fu attivo anche in campo sacro: i suoi Psalmi integri (1624) contengono l'intonazione polifonica dei sette salmi più comuni e di un Magnificat; la scrittura non presenta espliciti richiami alla salmodia, ma è scorrevole e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secolo ricchissimo di esperienze e intuizioni filosofiche, il Novecento vede confrontarsi [...] anche l’apporto del critico letterario e filosofo russo Michail Bachtin, il quale elabora una teoria dialogica e polifonica del linguaggio in contrapposizione con un suo uso assoluto o monologico. Riprendendo l’idea lukácsiana del romanzo come ...
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CARA, Marco (Marcus, Marchetto)
Cesare Casellato
In assenza di documenti la sua data di nascita si fa cadere generalmente nella seconda metà del sec. XV, ambito che le varie indicazioni di cui disponiamo [...] XIV, è questa la prima volta, nel sec. XVI, che si parla di madrigale: si tratta, nella fattispecie, del madrigale polifonico rinascimentale, il quale compare nella storia musicale con il nome del C. circa un ventennio in anticipo sulla pubblicazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un nuovo sistema di notazione, teorizzato e perfezionato a Parigi nel primo ventennio [...] appannaggio del mottetto, ma viene utilizzato dal compositore per il suo capolavoro, la Missa de Notre-Dame.
La messa polifonica: la Missa de Notre-Dame di Guillaume de Machaut
Opera eccezionale per moltissimi aspetti, si tratta della prima messa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il XV secolo è un periodo all’insegna della razionalizzazione e della sistematicità in [...] anche in sede teorica, ad esempio nel Tractatus figurarum. Dunque, la permanenza dell’idea di “novità” che segna la polifonia trecentesca rimane anche nel secolo successivo ed è degno di nota il fatto che verso la fine del Quattrocento troveremo ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...