Informatica musicale
Alvise Vidolin
Con lo sviluppo delle tecnologie multimediali la musica è diventata una delle fonti d'informazione trattate dall'informatica, al pari dei numeri, dei testi, della [...] possono transitare sedici canali di dati; da un punto di vista musicale ciò significa poter suonare contemporaneamente sedici strumenti polifonici. I principali comandi sono: i comandi di nota, in cui vengono indicati il tasto e la relativa velocità ...
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Nel 1952 P.P. Pasolini, nell'introduzione all'antologia della Poesia dialettale del Novecento, a cura sua e di M. Dell'Arco, forniva il primo ragionato bilancio della produzione dialettale in Italia nella [...] in milanese del già citato F. Loi, quelli di A. Tarantino (n. 1938), in una contaminazione di lombardo e piemontese, i polifonici monologhi di M. Paolini (n. 1956) e la vivace ripresa della scena napoletana con i drammi di A. Ruccello (1956-1986 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il teatro pastorale trae origine nel Cinquecento dalla fusione tra la tradizione [...] La favola di Dafne di Ottavio Rinuccini, musicata da Jacopo Peri e Jacopo Corsi. Dopo una lunga tradizione di madrigali polifonici di ambiente boschereccio la Dafne è il primo testo pastorale a struttura drammatica a essere destinato a un’esecuzione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] -musicali dando vita a un nuovo repertorio unificato, il canto gregoriano. Si sviluppano anche le prime trattazioni teoriche della polifonia.
Nel IV secolo si inaugura una fase di svolta nella storia della musica liturgica, che consiste in una vasta ...
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OPPO, Franco
Antonio Trudu
Compositore, nacque a Nuoro il 2 ottobre 1935 da Carlo Oppo Villasanta, geometra del Genio Civile, e da Olimpia Umana, secondogenito di cinque figli (Jana, Franco, Leila, [...] alla musica sarda di tradizione orale consiste nel fatto che egli non prendeva in prestito monodie, frammenti polifonici, ritmi o strumenti tradizionali per impiegarli come elementi estranei, esotici rispetto al linguaggio musicale occidentale di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un nuovo sistema di notazione, teorizzato e perfezionato a Parigi nel primo ventennio [...] appannaggio del mottetto, ma viene utilizzato dal compositore per il suo capolavoro, la Missa de Notre-Dame.
La messa polifonica: la Missa de Notre-Dame di Guillaume de Machaut
Opera eccezionale per moltissimi aspetti, si tratta della prima messa ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] si registrarono però sotto il dominio turco (1526); contemporaneamente si sviluppò un abbondante repertorio di canti religiosi polifonici e di danze strumentali. La musica ungherese conservò proprie caratteristiche fino alla cacciata dei Turchi (1676 ...
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ORGANO (fr. orgue; sp. órgano; ted. Orgel; ingl. organ)
Renato LUNELLI
Emilio LAVAGNINO
Strumento musicale ad aria, di varia mole, i cui timbri e la cui estensione della gamma, nella loro possibilità [...] accordate all'ottava. Verso il sec. X la parola organo per opera di Ucbaldo passò a significare la primitiva forma di canto polifonico. Però si vuole che assai prima fosse in uso tale forma musicale: il monaco d'Angoulême, Ademaro (sec. XI), scrive ...
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PIANOFORTE
Arnaldo BONAVENRTURA
Gastone ROSSI-DORIA
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. Da una fusione del clavicembalo, strumento a pizzico, col clavicordo, strumento a tocco, nacque il pianoforte, l'invenzione del quale è dovuta [...] dal 1° Improvviso di Schubert) e preferisce un dialogo liberamente congegnato da movimenti contrappuntistici, armonici e melodici, in una polifonia che appaga il suo istinto d'orchestratore, come si vede nell'op. 106:
È l'"eloquenza" del nuovo stile ...
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GUGLIELMO Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Raffaele Tamalio
Paola Besutti
Secondogenito di Federico II, primo duca di Mantova, e di Margherita Paleologo, marchesa del Monferrato, nacque a [...] e imitativo, ossia "fugate continovamente" (Arch. di Stato di Mantova, Arch. Gonzaga, b. 2207).
A tutt'oggi il repertorio polifonico per la basilica palatina, arricchitosi grazie alle commissioni ducali, ma anche agli invii e alle dediche da parte di ...
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polifonia
polifonìa s. f. [dal gr. πολυϕωνία, der. di πολύ-ϕωνος, comp. di πολυ- «poli-» e ϕωνή «suono»]. – Propr., molteplicità (e simultaneità) di suoni. In musica, l’unione di più suoni o parti (almeno due) vocali o strumentali che si svolgono...
polifonico
polifònico agg. [der. di polifonia] (pl. m. -ci). – Che costituisce polifonia; di stile, composizione o brano musicale concepito, composto e svolto secondo le norme della polifonia. ◆ Avv. polifonicaménte, secondo le regole della...