CIBO, Caterina
Franca Petrucci
Quintogenita di Francesco detto Franceschetto, figlio naturale di Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, nacque a Ponzano vicino Firenze il 13 sett. [...] la C. lasciò il suo ducato per recarsi a visitare il pontefice a Viterbo. Sullo scorcio dell'estate ebbe luogo un tentativo di i quali decise che il matrimonio sarebbe stato celebrato nel massimo segreto nella rocca di Camerino; il duca si obbligava a ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] S. Gryphe, 1552) e a rimanere in auge come massimo repertorio enciclopedico fino al XVII secolo.
Il M. supera l' una prospettiva aristotelico-tomistica, affermando il primato gerarchico-magisteriale del pontefice (l'edizione è in D'Ascia, pp. 126-154 ...
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MAIDALCHINI, Olimpia
Stefano Tabacchi
Nacque a Viterbo il 26 maggio 1592 - o, secondo una meno affidabile tradizione, nel 1594 - da Sforza e da Vittoria Gualtieri. Apparteneva a una famiglia del medio [...] ritrasse in un dipinto, poi passato al cardinale Camillo Massimo e in seguito perduto - la sua posizione sembrava Cimino, un evento che stupì molti osservatori, data l'avanzata età del pontefice. Poco dopo, il 10 dic. 1653 il feudo di San Martino fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Carlo Matteucci
Giuseppe Monsagrati
L’attività di ricerca di Matteucci si collocò nella scia delle esperienze compiute da Alessandro Volta, Luigi Galvani e Leopoldo Nobili (1787-1835), in relazione [...] di Francoforte. L’anno dopo, quando Leopoldo II raggiunse il pontefice Pio IX nell’esilio di Gaeta, fece parte di una lettera che gli era stata inviata il 2 agosto da Massimo d’Azeglio nella quale criticava la soluzione unitaria sostenendo che, ...
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GOFFREDO Malaterra
Francesco Panarelli
G. è autore di una cronaca in quattro libri che, nella sua edizione più recente, è intitolata De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti [...] finale del privilegio del luglio 1098 con il quale il pontefice Urbano II affidava a Ruggero I le funzioni di legato esercizio delle prerogative dei legati pontifici e, per dare il massimo risalto a questa concessione, G. inserì la trascrizione per ...
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GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] partecipazione del G. all'ambasciata inviata a Roma per rendere omaggio al pontefice; il G. rifiutò l'incarico a causa dell'età, ma scrisse posizione radicale che essi fossero da riunificare al massimo e chiese la cessazione della vendita degli uffici ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] , come attesta un inventario di beni di Orazio Massimo.
Le proporzioni modeste dell'officina nel primo quindicennio di il consenso degli eredi dello scrittore. Ciò indusse lo stesso pontefice a concederne a breve distanza (20 dic. 1531) altro analogo ...
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CESARI, Giuseppe, detto il Cavalier d'Arpino
Herwarth Roettgen
Figlio di Muzio di Polidoro, "Pintore d'Arpino, che con maniera assai grossa dipingeva de' voti" (Baglione, p. 367), e di una Giovanna, [...] delle doppie nozze austro-spagnole, il C. seguì il pontefice a Ferrara nel 1528 e vi eseguì una serie di , 1973).
Il C. aveva oramai raggiunto una posizione sociale del massimo rilievo; nel 1604 acquistò un palazzo non finito sul Corso che dopo ...
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LANCISI, Giovanni Maria
Cesare Preti
Secondo di due figli, nacque a Roma il 26 ott. 1654 da Bartolomeo e da Anna Maria Borgianni. La madre morì nel darlo alla luce e il neonato fu affidato dal padre [...] un'origine spontanea della malattia.
La polemica è del massimo interesse, trattandosi di una conferma che nel sodalizio, su legame del L. con Clemente XI fu molto stretto; il pontefice lo favorì con onori e incarichi, tra l'altro facendogli ricoprire ...
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ALVIANO (Liviani), Bartolomeo d'
Piero Pieri
Nacque nel 1455, probabilmente a Todi, da Francesco e da Isabella, della nobile famiglia degli Atti. La madre morì nel darlo alla luce e l'A. fu allevato [...] 'Angelo, donde non uscirono che nel 1471, alla morte del pontefice. L'A. fu accolto come paggio da Napoleone Orsini e dové , passato definitivamente a Venezia, servì la Repubblica con la massima fedeltà. Il maggiore elogio dell'A. fu fatto dai suoi ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....