DELLA TOSA, Lottieri
Massimo Tarassi
Figlio di Odaldo, nacque a Firenze intorno alla metà del sec. XIII. Membro di una potente casata guelfa, strettamente legata a quella consorteria dei Visdomini che [...] dato che, a dispetto della scelta di vita, era per indole un violento, il D. si mise personalmente in urto con il pontefice Niccolò IV: quest'ultimo, infatti, proprio nel 1290 lo censurò per aver fatto incatenare mani e piedi e gettare in carcere il ...
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PALEOTTI, Gabriele
Paolo Prodi
PALEOTTI, Gabriele. – Nacque a Bologna il 4 ottobre 1522 da Alessandro e da Gentile Volta.
La famiglia Paleotti era da secoli appartenente alla media borghesia cittadina [...] con la promozione a vescovo di Bologna annunciata dal nuovo pontefice Pio V nel concistoro del 30 gennaio 1566.
Ordinato sacerdote ’esaltazione dell’uomo e della vecchiaia come possibilità massima di espressione della ragione e della libertà: si ...
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FILOMARINO, Ascanio
Massimo Bray
Nacque a Benevento nel 1583 dai duchi della Torre. Era figlio di Claudio, fratello di Scipione, maestro di campo al servizio spagnolo, di Gennaro, religioso teatino [...] romana, l'appoggio di una amicizia influente era certamente condizione indispensabile per fare carriera. Amico di Maffeo Barberini, divenuto pontefice nel 1623 con il nome di Urbano VIII, il F. fu da questo eletto cameriere segreto e dotato di un ...
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CONTARINI, Zaccaria
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1452 da Francesco di Nicolò e da Contarina Contarinì di Giovanni. Il padre, giureconsulto e letterato apparteneva al ramo della famiglia detto [...] a Benedetto Trevisan, per ratificare la lega conclusa con il pontefice, il re cattolico e Ludovico il Moro. La missione essa si era assicurata; nel maggio 1496 l'eccitazione giunse al massimo e le discussioni in Senato - come testimonia il Sanuto, ...
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GIULI (Giuli Mondi, De Iulis), Egidio Maria
Anna Rita Capoccia
Nacque a Genazzano, presso Roma, il 1° febbr. 1691, terzogenito di Nicola, originario di Genazzano, e di Anna Maria Posterula, romana. [...] XIV al cardinale di Tencin, nella quale si esprime l'intenzione del pontefice di investire il G. dell'incarico di consultore del S. Uffizio Compagnia, in particolare al Collegio romano e al collegio Massimo di Napoli. Essa muove da alcuni passi della ...
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LUCINO, Giovanni da
Sara Menzinger
Nacque verso la metà del XIII secolo da una famiglia dell'aristocrazia comasca.
La militanza politica e l'intervento ai vertici delle istituzioni comunali caratterizzarono [...] in circostanze diverse, a Perugia.
Nel 1304 il neoeletto pontefice Benedetto XI, per tentare di sedare le continue discordie procedure amministrative eccezionali qualora i membri del massimo organo collegiale bresciano (Anziani) fossero stati ...
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PELAGIO II, papa
Claire Sotinel
PELAGIO II, papa. – Nacque a Roma, figlio di Vinigildo (forse d’origine gota), in data imprecisata.
Non si ha alcuna notizia su di lui antecedentemente all’elezione a [...] di Calcedonia. La strategia era quella di dilatare al massimo il terreno di intesa: era scontato che i vescovi scismatici epidemia (di peste bubbonica, secondo Gregorio di Tours) e il pontefice, il 7 febbraio, fu una delle prime vittime. Fu sepolto ...
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ANGUILLARA, Lorenzo (detto Renzo da Ceri e Renzo Orsini)
Gaspare De Caro
Nato a Ceri (Cerveteri) nel 1475 o nel 1476 da Giovanni, signore di Ceri, e da Giovanna, degli Orsini di Monterotondo, fu considerato [...] tanto da rinunziare, nel 1509, per la proibizione del pontefice, a una offerta dei Veneziani che lo volevano al loro città di Siena, II, Siena 1745, pp. 85, 87-89; C. Massimo, Cenni storici sulla Torre Anguillara in Trastevere, Roma 1847, pp. 17, 19 ...
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CAGNOLATI (Canholatus, Canheolatus, Canolati, Cagnolato), Bartolomeo
Ugo Rozzo
Chierico milanese, figlio di un "dominus Ubertus" che era già morto nel settembre del 1320, il C. è sopravvissuto nella [...] - come fa opportunamente rilevare il Biscaro - la volontà del pontefice di affidare l'intera faccenda a persone che godessero della sua piena fiducia e sapessero agire con la massima riservatezza, testimonia, d'altro canto, la gravità dell'affare e ...
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GIUSTI, Bernardo
Vanna Arrighi
Nacque a Colle Valdelsa (allora nel distretto fiorentino, oggi in provincia di Siena) poco dopo il 1505, anno del matrimonio dei genitori, da Pier Francesco di Giusto, [...] tra Cosimo I e la regina, erano improntate alla massima diffidenza reciproca, soprattutto per il fatto che, tradizionalmente Il compito specifico del G. era quello di dimostrare al pontefice la disponibilità di Cosimo per un accordo con i Francesi. ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....