LUDOVISI, Ludovico. - Nacque a Bologna il 27 ott. 1595, primogenito del conte Orazio (poi duca di Fiano) e di Lavinia Albergati, esponenti di due tra le principali famiglie del patriziato senatorio della [...] LUDOVISI, Ludovico mirava a chiarire e ad appoggiare al massimo la politica interventista intrapresa da Gregorio XV, che costituì l persino la messa in stato di accusa e la deposizione del pontefice per via di concilio. L'ira del papa si riversò sull ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] per due anni (1280-1282), provocando anche l'intervento del pontefice. La sentenza finale stabilì che il D. e il convento si di sventare questo genere di giustizia sommaria contro il massimo esponente delle istituzioni. Ma mal gliene incolse, perché ...
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D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] 1907, figlia di Giuseppe e di Nella Sapori); dal matrimonio nacquero due figli, Massimo (nato il 20 ag. 1941) e Lorenzo (nato il 30 sett. 1943 lo portò anche in diretta polemica con il pontefice Paolo VI. Parlando in occasione dell'inaugurazione dell ...
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PETRUCCI, Pier Matteo
Sabrina Stroppa
PETRUCCI, Pier Matteo. – Nacque a Jesi il 20 maggio 1636 da Giambattista Petrucci, d’antica nobiltà senese, e da Aurelia Stella.
Dopo la morte del padre intraprese [...] si erano concretizzate nella dura Scrittura rivolta al pontefice dal cardinale Francesco Albizzi (1682; cfr. Petrocchi il 1680 e il 1690, in L’uomo e la storia. Studi in onore di Massimo Petrocchi, a cura di R. Chiacchella - G.F. Rossi, Roma 1983, pp. ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] più possibile atipico, e cioè nello sforzarsi di far coincidere al massimo il typos (la costanza, la conformità) con il kayros ( che presiedevano alla sede vacante e all’elezione del pontefice, promulgate da Giovanni Paolo II con la costituzione ...
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ASTALLI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Sambuci, presso Tivoli, il 21 ott. 1616 da Fulvio e da Caterina Pinelli; studiò al Collegio romano e seguì i corsi di diritto civile ed ecclesiastico alla Sapienza, [...] villa fuori Porta S. Pancrazio.
Il gesto inaspettato del pontefice lasciò attonita la corte e colpi duramente donna Olimpia, che manteneva in contatto attraverso il nunzio in Spagna Camillo Massimo, suo lontano parente; e quando, al principio del ...
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Diritto amministrativo
A. pubblica Con tale espressione si intendono, tradizionalmente, sia l’attività dell’amministrare pubblico sia gli apparati che la svolgono.
Storicamente, l’a. pubblica ha subito [...] carattere speciale e particolarmente gravi, non viene eretta dal sommo pontefice come una diocesi ordinaria. Anziché da un vescovo, la diocesi insolvenza), di ottenere una sospensione per al massimo due anni dei pagamenti verso i creditori, evitando ...
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Diritto
G. amministrativa Relazione giuridica che intercorre tra un organo sovraordinato e un organo subordinato.
Tra le relazioni interorganiche, la g. presenta il massimo grado di intensità, ragion per [...] è esercitata sia nel foro esterno sia nel foro interno. L’autorità suprema e piena della Chiesa universale risiede nel romano pontefice, che l’acquisisce dal momento in cui accetta l’elezione e la può esercitare sempre liberamente, e nel collegio o ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] con il Lippi, che testimonia di una precisa volontà del pontefice di avanzare l'Odescalchi nella carriera prelatizia in virtù di tra il marzo e l'aprile del 1683, fu il massimo risultato che la diplomazia pontificia riuscì alfine a conseguire, e ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] "permissione" di palazzo Ducale per interpellare il pontefice. Famelici appetiti scatena la torta delle cappellanie, muore nel 1686 - nel 1687-1689 Il cane di Diogene, "opera massima" del "minimo" (Frugoni è dei minimi di s. Francesco) e pure ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....