FAVORINO, Guarino (Varino, Guerrino)
Massimo Ceresa
Nacque, secondo lo Zeno ed altre fonti, nella pieve di Favera, castello nei pressi di Camerino (od. Pievefavera, prov. di Macerata), verso la metà [...] papale ricopriva la carica di cubicularius, ebbe dal pontefice, che sotto l'influsso di Giovanni Lascaris cercava di L'intento dell'opera è quello di fornire una serie di massime morali. Essa fu ristampata nel 1519 dallo stesso Mazzocchi, ampliata ...
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CASELLI, Carlo Francesco
Stanislao da Campagnola
Nacque a Castellazzo Bormida (Alessandria) il 20 ott. 1740 da Domenico, agente dei marchesi Pallavicini. Entrato nell'Ordine dei servi di Maria nel 1755 [...] egli, insieme col cardinale Oppizzoni, condusse a nome del pontefice incontrando l'imperatore a Milano il 21 dic. 1807, Parma. Nel corso degli scrutini questi giunse ad avere un massimo di cinque voti su quarantanove votanti. Tale consenso fu più ...
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PALEOTTI, Gabriele
Paolo Prodi
PALEOTTI, Gabriele. – Nacque a Bologna il 4 ottobre 1522 da Alessandro e da Gentile Volta.
La famiglia Paleotti era da secoli appartenente alla media borghesia cittadina [...] con la promozione a vescovo di Bologna annunciata dal nuovo pontefice Pio V nel concistoro del 30 gennaio 1566.
Ordinato sacerdote ’esaltazione dell’uomo e della vecchiaia come possibilità massima di espressione della ragione e della libertà: si ...
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FILOMARINO, Ascanio
Massimo Bray
Nacque a Benevento nel 1583 dai duchi della Torre. Era figlio di Claudio, fratello di Scipione, maestro di campo al servizio spagnolo, di Gennaro, religioso teatino [...] romana, l'appoggio di una amicizia influente era certamente condizione indispensabile per fare carriera. Amico di Maffeo Barberini, divenuto pontefice nel 1623 con il nome di Urbano VIII, il F. fu da questo eletto cameriere segreto e dotato di un ...
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GIULI (Giuli Mondi, De Iulis), Egidio Maria
Anna Rita Capoccia
Nacque a Genazzano, presso Roma, il 1° febbr. 1691, terzogenito di Nicola, originario di Genazzano, e di Anna Maria Posterula, romana. [...] XIV al cardinale di Tencin, nella quale si esprime l'intenzione del pontefice di investire il G. dell'incarico di consultore del S. Uffizio Compagnia, in particolare al Collegio romano e al collegio Massimo di Napoli. Essa muove da alcuni passi della ...
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PELAGIO II, papa
Claire Sotinel
PELAGIO II, papa. – Nacque a Roma, figlio di Vinigildo (forse d’origine gota), in data imprecisata.
Non si ha alcuna notizia su di lui antecedentemente all’elezione a [...] di Calcedonia. La strategia era quella di dilatare al massimo il terreno di intesa: era scontato che i vescovi scismatici epidemia (di peste bubbonica, secondo Gregorio di Tours) e il pontefice, il 7 febbraio, fu una delle prime vittime. Fu sepolto ...
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CAGNOLATI (Canholatus, Canheolatus, Canolati, Cagnolato), Bartolomeo
Ugo Rozzo
Chierico milanese, figlio di un "dominus Ubertus" che era già morto nel settembre del 1320, il C. è sopravvissuto nella [...] - come fa opportunamente rilevare il Biscaro - la volontà del pontefice di affidare l'intera faccenda a persone che godessero della sua piena fiducia e sapessero agire con la massima riservatezza, testimonia, d'altro canto, la gravità dell'affare e ...
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MARANGO, Domenico
Dario Canzian
Nato probabilmente intorno al secondo decennio del secolo XI, il M. appartenne a una famiglia poco conosciuta nel panorama prosopografico veneziano. Secondo l'Origo civitatum [...] spoglie di s. Volfango e presumibilmente affiancò il pontefice nel sinodo di Mantova del febbraio 1053. In luglio 1073, data della sua legazione in Grecia, e il settembre (o al massimo il dicembre) del 1074.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, ...
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LORENZI, Giovanni
Massimo Ceresa
Nacque a Venezia intorno al 1440, da Francesco, di famiglia di modeste condizioni; aveva almeno un fratello, di nome Angelo. Il registro di prestito e una lista coeva [...] de prima visione delle lettere apostoliche.
Tra gli inviati di Lorenzo il Magnifico a Roma per congratularsi con il nuovo pontefice vi era anche Angelo Ambrogini, il Poliziano, che entrò subito in contatto con gli eruditi romani. Il L. si mise ...
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PISTORE
Giuseppe Gardoni
(Pistor). – Nato in un anno imprecisabile della prima metà del XII secolo, se ne ignora la famiglia di origine così come nulla è dato sapere sulla sua formazione. Almeno dal [...] tempi non brevi: nel 1192 dovette intervenire, a nome del pontefice, il presule mantovano per far sì che il Comune di -1185, in Roma e il papato nel medioevo. Studi in onore di Massimo Miglio, I, Percezioni, scambi, pratiche, a cura di A. De ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....