MANCINI, Poliziano
Ugo Piscopo
Figlio di Iacomo di Giovanni, nacque a Montepulciano presumibilmente nel 1579.
La data di nascita si desume da un medaglione sui frontespizi dei due volumi del M. stampati [...] paese al cristianesimo e farne la piattaforma per unificare i popoli della Terra nella fede in Cristo e nell'ubbidienza al ponteficeromano. Nel primo libro, che è il più interessante della trilogia, si racconta il viaggio da Occidente a Oriente del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Eletto all’inizio del 1295, dopo un brevissimo conclave, Bonifacio VIII possiede una [...] sovrani di Francia e d’Inghilterra, attribuendosi quel ruolo di “iudex omnium”, che già Innocenzo IV ha rivendicato al ponteficeromano in occasione del suo conflitto con Federico II di Svevia. Si lascia andare all’esternazione delle sue convinzioni ...
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CALABRIA
PPietro De Leo
Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di [...] Severina, l'arcivescovato di Cosenza e quello autonomo di Rossano, e la diocesi di Bisignano immediatamente soggetta al ponteficeromano, parzialmente rettificati in età normanna con l'istituzione delle diocesi di Mileto e di S. Marco, immediatamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La politica dei papi
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli della crescita della società e dell’economia europea, sul [...] : “Nessuno può arrogarsi il governo di una chiesa se non è stato eletto clero e dal popolo”; “il ponteficeromano è il solo primate apostolico della Chiesa universale”. Con quest’ultima disposizione scatena l’opposizione della Chiesa greca, forte ...
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tolleranza
L’uso del concetto si diffuse, nel corso del 16° e del 17° sec., all’interno della discussione sul dissenso religioso nell’Europa della Riforma protestante. Il problema della t., cioè, si [...] non è tuttavia completa perché esclude papisti e atei: i primi (i cattolici) riconoscono un’autorità (quella del ponteficeromano) superiore a quella dello Stato, i secondi, non avendo religione, non hanno neppure vincoli morali e non riconoscono ...
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ABRAMO Ecchellense (Ibrāhīm al-H̩āqilānī, più di rado al-Ḥāqilī, forma non mai usata da lui stesso)
Giorgio Levi Della Vida
Nacque a H̩āqil, villaggio presso Giubail (l'antica Byblos) il 18 febbr. 1605. [...] Vaticana, a lui familiare fin dal suo primo soggiorno romano (di suo un manoscritto vaticano aveva fornito al famoso 1653); soprattutto l'elaborata difesa del primato del ponteficeromano secondo le fonti orientali, in polemica coi protestanti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il 26 febbraio 1266, Carlo d’Angiò, fratello minore del re di Francia, Luigi IX, sconfiggendo [...] anni di Giovanna sono funestati dallo scisma che a partire dal 1378 divide la cristianità tra seguaci del ponteficeromano e sostenitori di quello avignonese. La regina, nonostante Urbano VI sia un regnicolo e la popolazione napoletana parteggi ...
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Ramo orientale dei Goti. La sua differenziazione da quello occidentale (Visigoti) si verificò alla fine del 3° sec. d.C. nella Russia meridionale. Da lì gli O. seguirono gli Unni di Attila in Gallia (451), [...] ariani costituì motivo di attrito né con la popolazione romana né con le gerarchie ecclesiastiche o con lo stesso ponteficeromano, giacché Teodorico rispettò la gerarchia e il culto cattolico in tutte le sue forme. Solo nell’ultimo periodo del ...
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Insieme di tendenze dottrinali e di atteggiamenti politici, propri della Francia durante la monarchia, relativi sia all’estensione in Francia dell’autorità del capo supremo della Chiesa cattolica, sia [...] solo afferma la superiorità del concilio sul papa (riaffermata poi nel Conciliabolo di Pisa, 1512), ma che il potere del ponteficeromano sulla Chiesa di Francia è limitato sia dai canoni antichi, sia dall’autorità del sovrano. Con il concordato di ...
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Erudito greco (2º-3º sec. d. C.), autore di un'opera intitolata Dipnosofisti (Δειπνοσοϕισταί "Sofisti a banchetto"), in 15 libri, forse una riduzione di una precedente redazione in 30 libri: a un banchetto [...] dato da un ricco ponteficeromano, Publio Livio Larense, numerosi dotti greci, grammatici, medici, giuristi, filosofi, conversano dei più svariati argomenti con più erudizione che buon gusto, così che l'opera ci ha conservato la maggior parte dei ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...