CALLISTO III, papa
Michael Mallett
Alonso Borja nacque il 31 dic. 1378 a Torre del Canals presso Játiva (Valenza). Suo padre, Domingo, apparteneva a un ramo cadetto della più importante famiglia di [...] Consiglio regio tra il 1442 e il 1444. Durante questi anni continuò a dar prova della sua ferma obbedienza al ponteficeromano, resistendo strenuamente ai progetti di Alfonso di appoggiare il concilio di Basilea in modo da costringere Eugenio IV a ...
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BARONIO, Cesare
E. Bassan
Ecclesiastico dell'età della Controriforma (Sora 1538 - Roma 1607), condusse come storico e come restauratore di luoghi sacri una importante azione di recupero e personale [...] alla tavola marmorea ritenuta dalla tradizione quella usata dal pontefice appunto come mensa dei poveri (Krautheimer, 1937-1980 10-14; A. Zuccari, La politica culturale dell'Oratorio Romano nelle imprese artistiche di Cesare Baronio, StArte 1981, 42, ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] , che aveva posto fine al Grande Scisma d'Occidente riunendo la Chiesa sotto l'autorità unitaria del ponteficeromano, aveva accresciuto le competenze giurisdizionali ed esattive dei principi europei nei benefici dei territori che a loro facevano ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] [ancora, i beni di Cluny], che io, Guglielmo [...], concedo in proprietà a voi, santi apostoli Pietro e Paolo, e ponteficeromano". La duplice veste in cui appare la Chiesa romana, prima annoverata fra i possibili depredatori di Cluny, poi designata ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] Archivum Historiae Pontificiae", 33, 1995, pp. 117-68; A. Menniti Ippolito, Note sulla Segreteria di Stato come ministero particolare del PonteficeRomano, in La Corte di Roma tra Cinque e Seicento, a cura di G.V. Signorotto-M.A. Visceglia, Roma 1998 ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] 'inizio dell'anno seguente, in effetti, cominciò a circolare un libello presentato come un appello di Ignazio al ponteficeromano, redatto in realtà dal monaco Teognostos, egumeno di S. Maria della Sorgente, rifugiatosi a Roma con altri sostenitori ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] e di alcuni altri l’idea di Stato Monarchico nella Chiesa»87. E ancora:
«quella potestà Monarchica da molti attribuita al PonteficeRomano non può sostenersi né col Sacro Testo, né coll’uso, ovvero osservanza de’ primi secoli; anzi, all’opposto ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] pure di pari passo il conclave dei cardinali dell'obbedienza avignonese svoltosi a Peñiscola avrebbe riconosciuto il ponteficeromano. Nel 1427 M. nominò Giovanni Vitelleschi negoziatore di parte pontificia a Firenze per la revisione degli Statuti ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] teologi "qui decretalibus student, atque a partibus Romanae Curiae dimicant" (De Conciliis f. 237). Costoro sostengono che il ponteficeromano è il sommo principe della Chiesa con potere assoluto sia temporale che spirituale e ha potestà "diretta" o ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] e solo per le elezioni del vescovo di Roma tali deliberazioni dovevano valere: esse prevedevano che l'elezione del ponteficeromano, da allora in poi, sarebbe dovuta avvenire, di norma, su designazione del vescovo in carica. Diversamente, il vescovo ...
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anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
pontificale
(ant. ponteficale) agg. e s. m. [dal lat. pontificalis, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. agg. Dei pontefici, o del pontefice massimo, in Roma antica: l’autorità p.; le insegne p.; comizî p., quelli presieduti dal pontefice...