Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] di Serapide al Quirinale; terme di Caracalla; restauri in Campo Marzio). Di fronte alla minaccia di invasione delle popolazionibarbariche si concentrano gli sforzi costruttivi alla fine del 3° sec. (nuova cinta muraria, iniziata da Aureliano nel 272 ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] (Vienna), nella Pannonia I.
Lungo tutta questa estesa linea di confine premevano genti germaniche, avanguardia di altre popolazionibarbariche, disseminate sino alla Vistola. Sul litorale del mare del Nord, dalle bocche della Schelda all'estuario del ...
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Pena
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
In senso generale, il termine pena può indicare patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa. Con riferimento [...] e dall'assetto politico pressoché inesistente. Il governo dei singoli territori conquistati è affidato interamente alle popolazionibarbariche; queste vi si insediano, affiancando le proprie tradizioni culturali e giuridiche a quelle romane, ma è ...
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tortura
Silvia Moretti
Far soffrire e umiliare un altro essere umano
Torturare vuol dire infliggere deliberatamente a una persona che non può difendersi una sofferenza acuta, sia fisica sia psicologica. [...] maghi e ai colpevoli di falso.
Con la fine dell’Impero Romano d’Occidente la tortura giudiziaria cadde in disuso: le popolazionibarbariche, infatti, non la praticavano. Nel 13° secolo, però, la rinascita degli studi di diritto romano la riportò all ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] , Adriano, Gallieno). Il declino fu accelerato dalle epidemie, come quella del 165 d.C., e dalle incursioni barbariche: dei Costoboci nel 170 e dei popoli germanici a cominciare dalla seconda metà del 3° sec. d.C.
In G. esistono tanti diritti quante ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] ed Egina. Schiavi erano di norma individui comprati in regioni barbariche o considerate tali (Tracia, Scizia, Siria ecc.), o ’altra dai missionari, che chiedevano trattamenti più umani per le popolazioni native. Con le leggi di Burgos (1512-13) si ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] , mantenendosi però a preferenza nelle zone montuose e, a poco a poco, fondendosi con la popolazione preesistente. Le invasioni barbariche diverse, avvenute in epoche successive, portarono non così grandi cambiamenti. Il maggiore forse di essi ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] farsene scala per dar vita alle proprie creazioni originali. Lope non si vergognava di apparire un "barbaro" e di "lasciarsi trascinare dalla corrente popolare là dove lo chiamavano ignorante e l'Italia e la Francia". Solo che la bellezza dell'opera ...
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RUSSIA (A. T., 11-16, 66-74 ,84-87, 102-104)
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Jozef KOSTRZEWSKI
Giovanni MAVER
Arthur HABERLANDT
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Tomaso NAPOLITANO
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Egon [...] nelle questioni "terrene".
Con l'accettazione del cristianesimo da parte di Vladimiro, il popolo russo faceva un passo decisivo verso l'Europa, si differenziava dalle tribù primitive e barbariche al di qua e al di là degli Urali. Con la gerarchia ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] essere anche superstizioso. Conviene naturalmente distinguere, fra gl'invasori dell'Impero, popolo da popolo. Anche quando la forza dell'Impero è spossata, l'evangelizzazione dei barbari si compie di pari passo con la loro romanizzazione, cioè col ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...