Sassoni Gruppo non omogeneo di diversi popoligermanici residenti nel 3° sec. d.C. tra l’Elba, l’Ems e l’Eider. Nell’età delle invasioni barbariche non mutarono la loro sede, ma ne ampliarono i confini [...] ducale ed ebbero, con Enrico, l’elezione a re di Germania (919), giungendo poi con il figlio di questo, Ottone I, sul trono imperiale.
Il sassone antico, parlato dalle popolazioni sassoni non trasmigrate in Gran Bretagna con gli Angli, rappresenta ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] . Durante il regno di Augusto fu sottomessa la regione compresa tra Reno ed Elba. La ribellione di una lega di popoligermanici provocò però la ritirata romana molto più a O, nella G. renana. Sotto Tiberio o Domiziano, i territori soggetti all ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] ). Il declino fu accelerato dalle epidemie, come quella del 165 d.C., e dalle incursioni barbariche: dei Costoboci nel 170 e dei popoligermanici a cominciare dalla seconda metà del 3° sec. d.C.
In G. esistono tanti diritti quante sono le pòleis. La ...
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Veneto Regione dell’Italia nord-orientale (18.399 km2 con 4.879.133 ab. nel 2020, ripartiti in 568 comuni; densità 266 ab./km2) compresa fra le Alpi Carniche a N, il Trentino-Alto Adige e il Lago di Garda [...] (➔ Veneti), il V. decadde in età tardoantica, in particolare nei centri cittadini (Altino, Concordia), per le invasioni di popoligermanici e per lo spostamento dei flussi commerciali. A partire dal 569 passò in mano ai Longobardi iniziando da Verona ...
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(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] di regni autonomi
Nel corso del 3° sec. l’assetto della G. fu turbato dall’intentificarsi delle incursioni di popolazionigermaniche, respinte da Gallieno attraverso i generali Aureliano e Postumo. Con la ribellione di Postumo si creò l’impero delle ...
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(lat. Celtae)
Storia
Si individuano con il nome di C. alcune popolazioni appartenenti a uno stesso gruppo linguistico di famiglia indoeuropea che, provenienti dall’Asia, all’inizio del 2° millennio a.C. [...] ; Celtiberi nella Penisola Iberica; Galati nei Balcani. A partire dal 2° sec. a.C. l’espansione dei Romani e dei popoligermanici sottrasse ai C. quasi tutti i loro territori e cancellò la loro lingua ovunque, tranne che nelle Isole Britanniche. La ...
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Il servirsi di una cosa (raramente di una persona) in modi e per scopi particolari; oppure l’usare abitualmente o ripetutamente una cosa. Anche, modo di comportarsi, generalmente seguito in una determinata [...] risalgono all’età preromana, né sono stati cancellati dalla conquista romana; in altre regioni sono stati introdotti dai popoligermanici. Il contenuto di questi diritti è assai vario (di qui anche la varietà delle denominazioni): facoltà di pascolo ...
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Ventiduesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Sconosciuta all’alfabeto latino classico, vi fu aggiunta durante il Medioevo nell’uso dei popoligermanici, dapprima nella forma uu, VV, poi nella [...] ai w che compaiono in carte latine medievali, dove rappresentano il suono ghu̯ di vocaboli germanici, continuato da ġu̯ in voci italiane di sviluppo popolare (es., guasto, guerra, guardare, guarnire, Gualtiero, Guido). astronomia È designato con la ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...]
ALFABETO RUNICO
di H. Gustavson
La parola futhark si riferisce all'a. delle rune, il più antico sistema di scrittura usato dai popoligermanici. L'a. viene chiamato futhark secondo le sue prime sei lettere (f,u,th,a,r,k). Le rune vennero usate fino ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] gotico e quello tedesco). Mentre nell'opuscolo Lineamenti di una storia della religione germanica (ibid. 1943) la tormentata storia del passaggio dei popoligermanici dalle credenze tribali e paganeggianti al cristianesimo è presentata come elemento ...
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popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...