GIUDITTA
Giuseppe Ricciotti
. Libro deuterocanonico (v. bibbia) dell'Antico Testamento, che prende nome dalla protagonista. Il testo originale del libro, che doveva essere ebraico o aramaico, è perduto; [...] che inoltre dal racconto risulta di grande importanza, non appare neanche vagamente accennata in altri antichi documenti, il popoloebraico appare governato, in tempi anteriori all'esilio in Babilonia, non da re ma dal sommo sacerdote e dal sinedrio ...
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MONOTEISMO (dal gr. μόνος "solo, unico" e θεός "dio")
Raffaele Pettazzoni
È la credenza in un Dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto "monoteistiche" in contrapposizione alle "politeistiche", [...] e religione, XIII, p. 331 segg. Secondo l'interpretazione critica di questo svolgimento, l'unicità di Jahvè, concepita da prima limitatamente al popoloebraico, senza esclusione, anzi con tacita ammissione, dell'esistenza di altri iddii presso altri ...
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PENTECOSTE
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
Nicola TURCHI
. Festività religiosa ebraica e cristiana. L'odierno nome della festività deriva dal greco (πεντηκοστή, sottinteso ἡμέρα, "cinquantesimo" [...] , Epist. 78 ad Fabiolam), ritenne che la pentecoste fosse la festa commemorativa della legislazione data sul Sinai da Dio al popoloebraico, calcolando ch'essa sarebbe avvenuta 50 giorni dopo l'uscita dall'Egitto (cfr. Esodo, XIX,1); ma di questo ...
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SETTIMANA SANTA
Nicola Turchi
. Detta anche maggiore (hebdomada maior), è quella che corre dalla domenica delle palme inclusa al sabato santo pure incluso, chiudendo così il periodo quaresimale e aprendo [...] ; 3. canto delle profezie, ossia di passi dell'Antico Testamento che riassumono per sommi capi la storia del popoloebraico dalla creazione del mondo fino al trionfo dei tre fanciulli nella fornace di Babilonia; 4. benedizione del fonte battesimale ...
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SAMUELE (ebraico Shĕmū'ēl)
Giuseppe Ricciotti
Personaggio che ebbe particolare importanza nella storia ebraica verso la metà del sec. XI a. C., essendo stato l'ultimo della serie dei Giudici e l'istitutore [...] in statura e bontà davanti a Jahvè e davanti agli uomini" (I Samuele [Re], II, 26).
Le condizioni politiche del popoloebraico erano, in quel momento, assai delicate. Volgeva al termine l'epoca dei Giudici che con i suoi ordinamenti patriarcali e le ...
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MISHNAH
Umberto Cassuto
. Questo termine (propriamente "ripetizione"; quindi "studio", "insegnamento"; dal verbo ebraico shānāh, "ripetere", e poi "studiare"; presso i padri della chiesa δευτέρωσις), [...] e giuridica del giudaismo, è specchio fedele delle forme di vita e delle condizioni in cui si svolgeva l'esistenza del popoloebraico nell'età in cui essa venne formandosi; e uno dei suoi trattati, Abōt (v.), che a differenza di tutti gli altri ...
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SAUL (ebraico, Shā'ūl, "domandato [a Dio]")
Giuseppe Ricciotti
Nome del primo re degli Ebrei, che regnò verso la seconda metà del secolo XI a. C.
Era figlio di Qish, la cui famiglia dimorava in Gabaa [...] , evitò l'errore che aveva provocato la rovina di S., di mettersi cioè in urto con l'autorità religiosa della nazione.
Bibl.: Sono da consultarsi, oltre alle storie del popoloebraico (v. ebrei), i commenti ai libri di Samuele (v. re, libri dei). ...
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MOLOC
Giuseppe Ricciotti
. Nome di un idolo a cui gli Ebrei del tempo dei re sacrificavano vittime umane nella Valle di Hinnom (Geenna) presso Gerusalemme (II [IV] Re, XXIII, 10; Geremia, XXXII, 35).
Nome. [...] considerati dagl'Israeliti iahvisti come proprî dei culti degli antichi Cananei, nel cui territorio si era insediato il popoloebraico; tuttavia testimonianze storiche, che il loro uso fosse ricopiato per sincretismo anche dagli Ebrei, non si trovano ...
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YŌSIPPŌN (o Yōsēf ben Goriōn)
Umberto Cassuto
Il Libro di Y. è una cronaca ebraica medievale, intesa a presentare ai lettori un complemento delle notizie bibliche sulla storia del popoloebraico, e una [...] , e lo stile vivo e scorrevole, garbata imitazione dello stile biblico; doti queste che hanno reso il libro largamente popolare nelle cerchie ebraiche per molti secoli. Molto discussa è la questione dell'età e della patria di questa cronaca; a quanto ...
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GIUDEO-CRISTIANESIMO
Leone Tondelli
. Il nome di giudeo-cristiani si applica a tutti i convertiti al cristianesimo di nazionalità giudaica, ma più particolarmente alle comunità di Gerusalemme e della [...] , secondo idee più mitigate, come coronamento della nuova vita. Dalla circoncisione, considerata come rito d'aggregazione al popoloebraico, scendeva poi l'obbligo d'osservare la Legge mosaica intera. S. Paolo fu il più rigoroso sostenitore della ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...