LUTERO, Martino
Alberto PINCHERLE
Giuseppe GABETTI
Infanzia e giovinezza. - Ego sum rusticus et durus Saxo; "io non sono della Turingia, appartengo alla Sassonia): ma queste dichiarazioni indicano [...] la diceria che L. a Roma si mettesse ad apprendere l'ebraico e rivolgesse al papa una petizione di essere esentato dai voti tesi 20, 25, 26, 28, ecc.). Nega, come ignota al popolo cristiano, la dottrina del "tesoro dei meriti": non i meriti di Cristo ...
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Il nome di Cirenaica, derivato dall'antica città di Cirene (v.), che ne rappresentò nel periodo della colonizzazione greca il centro principale, si applica a quella regione dell'Africa settentrionale, [...] . e da quelli che vi si aggiunsero dopo la fine dello stato ebraico (sec. I d. C.); i Negri sudanesi, in origine schiavi indigena più notevole è quella dell'orzo cui attendono le popolazioni seminomadi e che in annate di abbondanti piogge può dare ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] e che invece si trovano spesso in tutte le tradizioni arabe, ebraiche, indiane e cinesi: le scale di re autonomo e di do , non è del tutto fantastico pensare che anche nel canto popolare ci siano per avventura fra mondo germanico e romanzo (o celto ...
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TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] del re era la sede del culto e ricettava le cose sacre del popolo: ad es. la casa del re Eretteo sull'Acropoli d'Atene era si trovavano per ordine i tre seguenti ambienti: prima il "vestibolo" (ebraico 'ūlām), lungo cubiti 10 (m. 5,50) e largo 20, ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] triplice divisione si rispecchia il graduale formarsi del canone ebraico. Nei primi secoli dopo il ritorno dall'esilio babilonese 'Africa, in paesi di lingua diversa e in mezzo a popoli di diversa religione - è assai dubbio. La letteratura religiosa ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] ; e l'intelligenza si stacca come classe a sé dal resto del popolo. L'ideale della cultura è panellenico: le distinzioni fra città e città di cui ci resta solo un testo greco, esistesse un originale ebraico (v. bibbia): greco è, si è detto, anche l' ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] V a. C.; da tale scrittura si sviluppa la cosiddetta ebraica quadrata, il cui più antico documento è del sec. II a d. C. Più vitale fu l'alfabeto dei Nabatei (v.), il popolo di carovanieri e di trafficanti dell'Arabia settentrionale, che da circa il ...
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Stato dell'Arabia, situato nell'angolo SO. della penisola, tra 18° 20′ e 12° 35′ lat. N. e tra 42° 18′ e 45° long. E., confinato a N. dal Ḥigiāz, a E. dal territorio praticamente autonomo del deserto ad-Dahnā', [...] nel 525 a. C. La lingua e lo spirito commerciale del popolo mineo sopravvissero alla fine del regno; basti citare l'iscrizione bilingue, alla quale non furono estranee contese religiose: l'elemento ebraico si fece sempre più forte e l'ultimo re, ...
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. Il nome di Catacombe, col quale oggi s'indicano gli antichi cimiteri cristiani sotterranei, non si adoperò anticamente con tale significato, giacché il nome che si dava ad ogni sepolcreto cristiano, [...] Adriano fu continuata dal suo successore Leone III; ma il popolo romano aveva già perduto l'abitudine di frequentare i cimiteri sulla via Nomentana è stato scoperto un altro cimitero ebraico le cui gallerie si svolgono sotto la villa Torlonia ...
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PRAGA (cèco Praha; ted. Prag: da práh "soglia", da mettere in rapporto con le piccole rapide della Moldava in corrispondenza dei banchi granitici)
Elio MIGLIORINI
Alzbeta BIRNBAUMOVA
Paul NETTL
Karel [...] aumento decennale del 28%, dovuto a immigrazione). L'afflusso di popolazione slava e l'uso da parte della maggioranza degli Israeliti della contemporanei. Particolarmente nota era per esempio la cappella ebraica, come risulta già da atti del sec. XVI ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...