Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento emerge il problema di trovare o costruire artificialmente una lingua universale [...] ormai parlato dai soli ecclesiastici e intellettuali, mentre il popolo, i letterati e gli stessi sovrani parlano le religiosi, che pensano che la lingua perduta sia l’ebraico, e che dell’ebraico restino tracce in tutte le lingue moderne. Tra questi ...
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SANGRO, Raimondo di
Girolamo Imbruglia
SANGRO, Raimondo di. – Nacque il 30 gennaio 1710 da Antonio e da Cecilia Gaetani di Laurenzana, a Torremaggiore, nella Capitanata, uno dei feudi della famiglia [...] soprattutto per la seconda. Studiò le lingue, anche l’ebraico, la storia antica, la chimica. Rivelò talento nella i Napoletani, e congregatesi le Piazze de’ Nobili, e quella del Popolo» presero decisioni comuni (p. 107). Per il miracolo di s. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla storia del Medioevo Centrale
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo XII, in una cronaca di Sigisberto [...] loro storia. Agli inizi del secolo XI, in realtà, la popolazione europea è già in crescita e, con essa, aumentano i VIII – soprattutto in traduzioni dal greco, dall’arabo e dall’ebraico, aumentano i lettori, si moltiplicano le note a margine dei ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] mánna. Pasqua, dal latino pascha, non viene direttamente dall’ebraico biblico pesaḥ, ma si lega al greco páskha, la di Dio». Il mutamento di significato che investì la lingua popolare si può verificare assai bene nel termine parabolare, che prese ...
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APORTI, Ferrante Abele
Angiolo Gambaro
Nacque a S. Martino dall'Argine (Mantova) il 20 nov. 1791 da Giuseppe, colto avvocato e repubblicano convinto, che ebbe a soffrire qualche iattura nelle vicende [...] e di esegesi biblica, con annesso l'insegnamento dell'ebraico, nel seminario teologico. Quando poi il governo austriaco, pp. 46 e 129-130) quale mezzo di emancipazione del popolo, mirando anche oltre la classe sociale donde venivano i seminaristi e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura ebraica e le origini della letteratura cristiana
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La precoce traduzione [...] , totale o parziale, è molto discussa. Giuseppe infine rivendica la dignità del suo popolo nel Contro Apione, testo importante come manifestazione dell’orgoglio ebraico rispetto alla cultura ellenica.
Il Nuovo Testamento
Se la Bibbia dei Settanta è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della teologia del Novecento è caratterizzata dal confronto con una cultura [...] ; e oggi i termini con cui deve misurarsi la teologia ebraica sono l’esistenza e il successo del male quale oggetto della in primo luogo gli ebrei? Come poter ancora pensare agli ebrei come popolo eletto? Temi come la morte di Dio, il silenzio di Dio, ...
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GARBARI, Tullio
Antonello Negri
Nacque il 14 ag. 1892 a Pergine Valsugana, nel Trentino, da Ubaldo e Adelgunda Toller.
Studiò alla Scuola reale superiore elisabettina di Rovereto tra 1906 e 1908, quando [...] antiche: greco, latino, sanscrito ed ebraico. Al 1918 risale una serie di 1930; D. Bonardi, T. G., in La Sera, 1° maggio 1930; M. Sironi, T. G., in Il Popolo d'Italia, 22 genn. 1931; E.N. Rogers, T. G., in Le Arti plastiche, VIII, 1° febbr. 1931 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera teatrale di Jean Racine fiorisce nella già splendida e matura civiltà francese [...] Greci per un momento ne difendono le porte. Tutto il popolo riunito c’insegue a mano armata. Tutto è sottoposto agli ordini degna, ella mi ha detto, trema; su te il crudele Dio ebraico si scatena. Madre mia, ho pietà: in quelle mani odio se cadrai ...
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ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] Giustina. Colto umanista, versato nelle lingue latina, greca ed ebraica, si dedicò allo studio della Bibbia.
Nel 1536-37 di Luca, iniziato nel 1551 come lectio continua, perché il popolo potesse ascoltare tutto il Vangelo, e prolungato fino all'inizio ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...