GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] altri la parola deriverebbe da una contaminazione con l'ebraico kerub, assimilabile ai cherubini dell'antica tradizione biblica assolutamente negativo, espressione delle forze del male che opprimono il popolo di Dio (Benton, 1992, p. 130), ma forse ...
Leggi Tutto
CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] un Saggio di poesie, in parte proprie, in parte tradotte dall'ebraico, dal greco e dal latino.
La situazione di indigenza in cui anche i libri di quelle folli chimere che tra gli altri popoli non hanno per depositarj che le menti più grosse" ( ...
Leggi Tutto
MAURO da Leonessa
Stefania Nanni
MAURO da Leonessa (al secolo Vincenzo Nardi).
Nacque il 10 maggio 1883 a San Clemente, frazione di Leonessa nel Reatino, da Sante Nardi e da Maria Ceci.
Sulla scia delle [...] proposito di far conoscere «usi, costumi, tradizioni mentalità del popolo indigeno della nostra colonia» (Prefazione e p. 3). Firmò nella soluzione di problemi riguardanti ad esempio la lingua ebraica alla quale (permettano i Maestri che dica il mio ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Israele e il Levante
Giancarlo Lacerenza
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Nel I millennio a.C. un popolo minore, gli Israeliti, vive la prima fase della [...] di approvvigionamento idrico. Di tali attività, cui fanno più volte riferimento le fonti ebraiche antiche (2Re 20:20; e cf. Is 22:9-11 e 2Cr di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Lesse alla loro ...
Leggi Tutto
VERMIGLI, Piero Mariano (in religione Pietro Martire)
Michele Camaioni
– Nacque a Firenze l’8 settembre 1500. Fu il maggiore dei tre figli di Stefano, un agiato artigiano membro della corporazione o [...] guida di un medico di nome Isacco, iniziò a studiare l’ebraico, di cui avrebbe raggiunto negli anni una padronanza tale da suscitare riveli tirannica, riservato però non ai singoli o al popolo, ma unicamente ai magistrati inferiori.
Non a proprio ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] , è la positività con cui articola l’analisi del contributo dei popoli barbari alla costruzione del regno d’Italia. Non vi è in , il De republica Hebraeorum.
I sette libri sullo Stato ebraico, infatti, non sono un contributo di Sigonio alla politica ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filone di Alessandria e la sintesi tra pensiero greco ed ebraico
Francesca Calabi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filone rappresenta [...] tolemaica, città ricca e potente, abitata da molte popolazioni, centro di molteplici attività, ha gradualmente perduto molto incaricato di mantenere l’ordine in Egitto. La comunità ebraica d’Egitto ai tempi dei Tolemei è già numerosa: Flavio ...
Leggi Tutto
CANTELMO, Giacomo
Vittor Ivo Comparato
Nato a Napoli il 13 giugno 1640 da Fabrizio, duca di Popoli e principe di Pettorano, il C. divenne una delle figure di maggior spicco tra gli arcivescovi di Napoli [...] risultata poi specialmente severa nel settore linguistico (greco ed ebraico), che era un po' la scoperta del tempo, atti a scoprire la pravità degli errori per preservarne questo numeroso Popolo..." (lett. al segretario di Stato del 25 luglio 1695, ...
Leggi Tutto
L’esegesi di Eusebio e la figura di Costantino
Manlio Simonetti
L’interpretazione eusebiana della Scrittura ha rappresentato uno snodo importante nella storia dell’esegesi patristica, in quanto ha valorizzato [...] comprendente, in colonne affiancate, il testo ebraico e varie traduzioni greche, tra le quali visibile al di sopra dei colli. Verranno qui tutte le genti, verranno tutti i popoli, e diranno: “Venite qui e saliamo al monte del Signore, alla casa del ...
Leggi Tutto
ERIZZO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primogenito del cavaliere Nicolò, detto Andrea, e di Caterina Grimani di Marcantonio di Pietro, nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Martino di Castello, il 15 genn. [...] di fronte alla tenacia esibita ancora una volta da un popolo che sapeva di poter disporre della superiorità marittima, ed una nuova società di assicurazioni marittime con capitale in buona parte ebraico.
È questo un segno indubbio di nuovi tempi, di ...
Leggi Tutto
sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...