LANFRANCO da Milano
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Nacque presumibilmente a Milano intorno al 1245; secondo la maggioranza della letteratura, fu di famiglia pisana.
Le poche notizie certe sulla sua vita si ricavano dalle sue opere: [...] , quando il Visconti, proclamato nel novembre capitano del Popolo per cinque anni, adottò pesanti misure contro i Torriani 1546. Per le traduzioni (in inglese, francese, tedesco, olandese ed ebraico) cfr. Repertorium, p. 131 e Keil, 1985, col. 563 ...
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Nacque ad Affori (Milano) il 21 settembre 1914 da Luigi e da Giuseppina Anelli.
La famiglia si trasferì presto a Milano, dove Villa frequentò le scuole elementari di via Felice Casati. Il padre, muratore [...] e pitture di Burri (Roma 1955), 3 ideologie da piazza del popolo / senza l’imprimatur (Roma 1958) con opere di Nuvolo ( e C. Subrizi, Firenze 2008. Oltre ad Antico teatro ebraico. Giobbe. Cantico dei cantici, delle traduzioni bibliche di Villa ...
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ROSSI, Pietro
Nelly Mahmoud Helmy
– Nato a Siena probabilmente nel maggio del 1403, venne battezzato nella pieve della cattedrale, come risulta dai registri della Biccherna l’ultimo giorno di quel mese. [...] , nel Settecento, presso la Biblioteca di S. Maria del Popolo a Roma; le Adnotationes multae super libros logicales et philosophicos Aristotelis stesse auctoritates ebraiche, quali il Talmud e il Targum. Oltre alla conoscenza dell’ebraico e dell’ ...
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TIMOTEO da Lucca
Pietro Delcorno
TIMOTEO da Lucca (Girolamo Maria dei Medici da Moncigoli). – Figlio del giurista Benedetto di Niccolò dei Medici da Moncigoli e di Beatrice di Stefano di Poggio, nacque [...] cristiane, in quaresima Timoteo attaccò duramente il credito ebraico e la stessa presenza degli ebrei in città. due anni volentieri audito et anche ultra vivos venerato» e come il popolo pisano fosse stato «da me e per me disciplinato». La lettera ...
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ZANAZZO, Luigi (Antonio Gioacchino)
Gabriele Scalessa
Primo di numerosi fratelli, nacque a Roma, in via dei Delfini 5, il 31 gennaio 1860. Il padre Carlo, proveniente dal Novarese ma di famiglia veneta, [...] vicenda della Chanson de Roland, messa in scena in un teatro popolare, con le voci e i commenti degli spettatori. Sempre a Perino riuniva i gerghi dei birbi, dei merciai e parole dell’ebraico romanesco (vale la pena ricordare che proprio nel 1908 ...
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ARDIZZONE, Girolamo
Viola Angelini
Nacque a Palermo il 17 genn. 1824; compiuti gli studi nel collegio dei gesuiti e all'università, iniziò un'ntensa attività giornalistica. Fu anche operoso letterato: [...] notevole per l'impegno filologico e la fedeltà al testo ebraico, la Versione poetica del Cantico dei Cantici, Napoli 1846; croce, L'arpa dell'esule (allusione alla servitù del popolo italiano in riferimento al Salmo CXXXVII " Super flumina Babylonis ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] isolarsi nella biblioteca paterna (apprese da solo greco e ebraico) e ai cui eccessi imputò in seguito la fragilità pretestuosa missione civilizzatrice esportano la propria infelicità presso popoli che vivono nella beata inconsapevolezza voluta dalla ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] di non ricordarne più niente, di aver appreso qualcosa di greco e di ebraico in scolis, da puerulus, e dà la traduzione latina di un carme poteva nutrire non solo la corte franca, ma anche la popolazione del Regno. È del resto falso che l’HL non ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] di vista religioso, i genitori erano rispettosi di una tradizione ebraica priva di dogmi, mentre il G. si sarebbe considerato un certamente riferita al G. - a una "giudaica scrupolosità" (in Il Popolo d'Italia, 15 genn. 1942; cfr. Mangoni, p. 121). È ...
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ORANO, Paolo
Giorgio Fabre
ORANO, Paolo. – Nacque a Roma il 15 giugno 1875 da Giuseppe Orano Suella (1841-1908) e da Maria Fiorito Berti (1845-1919), secondo di sei fratelli.
Il padre, di origine sarda, [...] Ida Dalser.
Nei mesi successivi seguirono molti altri pezzi sul Popolo d’Italia. Uno di essi, L’agguato del Ciompo, .
Il testo di Orano, oltre a venir respinto dalla stampa ebraica, non fu gradito ad alcuni esponenti del fascismo (Giovanni Preziosi ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...