GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] (un ragazzo, una donna) che garantiscono con le loro ragionate e valorose imprese la salvezza materiale del popoloebraico, sono largamente interpretati nei testi e nelle immagini come prefigurazioni di Gesù e di Maria, che garantiscono la ...
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FOSSA, Giovanni
Flavio Vizzutti
Nacque a Belluno il 9 apr. 1645 da Antonio, discendente da antica casata cittadinesca, e da Leonora Balliana. L'8 marzo 1666 sposò Elisabetta Ridolfi sorella di Agostino, [...] a Venezia nel 1700. Questa particolare attività del F. è ribadita anche dall'invenzione per il Mosè che consegna al popoloebraico le tavole della Legge, tradotta in incisione probabilmente intorno al 1703 (Claut, 1989).
Il F. morì a Belluno il 14 ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] Mircea Eliade. In Italia continuò a pubblicare sul Roma, Il Popolo d'Italia, La Stampa, Il Mattino, Educazione fascista, Logos divenire del mondo, Roma 1926; Tre aspetti del problema ebraico, ibid. 1936; Ilmistero del Graal e la tradizione ghibellina ...
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GARBARI, Tullio
Antonello Negri
Nacque il 14 ag. 1892 a Pergine Valsugana, nel Trentino, da Ubaldo e Adelgunda Toller.
Studiò alla Scuola reale superiore elisabettina di Rovereto tra 1906 e 1908, quando [...] antiche: greco, latino, sanscrito ed ebraico. Al 1918 risale una serie di 1930; D. Bonardi, T. G., in La Sera, 1° maggio 1930; M. Sironi, T. G., in Il Popolo d'Italia, 22 genn. 1931; E.N. Rogers, T. G., in Le Arti plastiche, VIII, 1° febbr. 1931 ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] l'inclinazione visionaria e il misticismo del mondo orientale ed ebraico, all'atmosfera internazionale di Londra e Parigi.
All'incirca tra copia da E. Delacroix della Libertà che guida il popolo alla mostra "Arte contro la barbarie", promossa dal ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] quando, nel 1894, la famiglia abbandonò il ghetto ebraico per trasferirsi a palazzo Bembo. Tale posizione gli permise fino alla fine degli anni Venti fu collaboratrice fissa de Il Popolo d'Italia, dove, come sempre, si occupò di arte, riservandosi ...
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LAZARA, Giovanni de
Paolo Preto
Nacque a Padova il 28 sett. 1744, primogenito di Niccolò e di Margherita Polcastro. La famiglia, tra le più cospicue della nobiltà cittadina, oltre a palazzi in città [...] Marciana di Venezia; Cesarotti, docente di greco ed ebraico all'università; G. Toaldo, docente di astronomia; C foriera di cocenti delusioni per i "democratici"; per ingraziarsi il popolo furono aboliti alcuni dazi sui generi di consumo e abbassati ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...