Ufficiale delle SS (Solingen 1906 - prigione di Ramleh, Tel Aviv, 1962); uno dei responsabili dell'esecuzione del piano di sterminio degli Ebrei di 18 paesi europei (piano noto col nome di "soluzione finale"). [...] in Israele e sottoposto a giudizio di fronte a una speciale corte che gli contestò 15 diversi reati (crimini contro il popoloebraico, contro l'umanità, crimini di guerra e appartenenza a organizzazioni criminali) fu condannato a morte e giustiziato. ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] testi veterotestamentarî con riferimento o applicazione diretta al Cristo, che è perciò presentato innanzi tutto come il Messia atteso dal popoloebraico. D'altra parte, il Vangelo di M. è anche il Vangelo del Regno dei cieli o della Chiesa: esso è ...
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Statista inglese (Whittinghame 1848 - Woking 1930). Deputato conservatore dal 1874, fu primo ministro dal 1902 al 1905. Come ministro degli Esteri fu estensore del messaggio noto come dichiarazione Balfour [...] si impegnava a facilitare "la creazione in Palestina di una sede nazionale per il popoloebraico" senza "pregiudicare i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche esistenti in Palestina, o i diritti e lo status politico goduti dagli Ebrei ...
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Scrittore israeliano (n. Char´kov 1919 - m. 1989). Emigrato in Palestina nel 1924, fece parte del movimento politico culturale dei Cananei (1939-50) e curò (1965-71) il supplemento letterario del giornale [...] Ha-Areṣ. La sua prosa, incentrata sulla società ebraica dall'epoca mandataria sino agli anni Ottanta, si caratterizza per uno secondo T., ha tentato invano di normalizzare la vita del popoloebraico. Famosi sono anche i romanzi Ha-pardēs (1972; trad. ...
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Scrittore ceco (Praskolesy, Boemia Centrale, 1900 - Praga 1959). Col suo primo romanzo, Moskva-hranice ("La frontiera di Mosca", 1937), e col suo seguito Dřevěná lžíce (trad. it. Il cucchiaio di legno, [...] lirica e frammenti biblici; Na střeše je Mendelssohn "Sul tetto c'è M.", post., 1960), tutte imperniate su motivi legati alla persecuzione del popoloebraico (per sottrarsi alla quale W., durante la guerra, era stato costretto a fingere il suicidio). ...
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Poetessa, scrittrice e critica israeliana (Königsberg 1911 - Gerusalemme 1970). Vissuta a Kovno (Lituania), durante gli anni di liceo pubblicò la sua prima lirica in ebraico (1926). Approfondì gli studî [...] l'interiorità. Nei canti Mi beitī ha-yāšān ("Dalla mia vecchia casa", 1944), scritti dopo l'olocausto del popoloebraico, viene rappresentata la sua famiglia e il mondo dell'infanzia. Profonda conoscitrice anche della lingua e della letteratura ...
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Storico e pensatore francese (Rennes 1877 - Aix-en-Provence 1963). Fu tra i promotori, nel 1947, dell'associazione Amitié Judéochrétienne, dedicata ad approfondire e a superare le cause sociali e religiose [...] scritti: Jésus et Israël (1948; trad. it. 1976), minuziosa analisi demistificatrice sulla pretesa "responsabilità collettiva" del popoloebraico per la condanna di Gesù; La dispersion d'Israël, fait historique et mythe théologique (1954); Genèse de l ...
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Semitista (Merecz, Vilnius, 1866 - Filadelfia 1932). Si trasferì dalla Polonia negli Stati Uniti, dove insegnò in varî istituti superiori e fu direttore di riviste di studî biblici e orientalistici. Tra [...] le sue opere sono notevoli una grammatica del talmudico babilonese (1910) e una storia del popoloebraico (1927). ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] di equivoci: attento e sensibile nei rapporti personali, intransigente e fedele ai principi sui rapporti istituzionali. Il suo giudizio sul popoloebraico restò sempre molto prudente, per non dire negativo: non si potevano fare concessioni al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] cui esso intende rivolgersi. La Bibbia ha un obiettivo di carattere essenzialmente pratico – quello di dare la ‘legge’ al popoloebraico ‒, e si serve a questo fine del linguaggio più adatto, corrispondente agli usi e ai costumi del pubblico al quale ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...