Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] fortemente innovativo. La dichiarazione cancellava tra l'altro l'antica accusa del deicidio, rivolta collettivamente al popoloebraico, mentre più ambigua fu, almeno inizialmente, la rinuncia alla tradizionale teologia della sostituzione. La Nostra ...
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Gerusalemme
Silvia Moretti
Città della Palestina centrale (704.900 ab. nel 2004), proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, ma il cui status non è riconosciuto in sede internazionale [...] governo britannico si impegnava a facilitare "la creazione in Palestina di una sede nazionale (national home) per il popoloebraico", senza con ciò pregiudicare il diritto all'esistenza delle comunità non ebree della regione. Alla fine del conflitto ...
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Patriota e uomo politico (Pizzo di Calabria 1809 - ivi 1885), figlio di Domenico; fondò a Napoli, con L. Settembrini, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia, e fu perciò arrestato (1839) e trattenuto [...] . Deputato (1861-80) e senatore (1881), si occupò specialmente di politica estera. Scrisse La rivoluzione del 1848 nelle Calabrie (post., 1903) e Gierusalemme ed il popoloebraico (pubbl. 1948) in cui propugnava la creazione di uno stato nazionale ...
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Ufficiale delle SS (Solingen 1906 - prigione di Ramleh, Tel Aviv, 1962); uno dei responsabili dell'esecuzione del piano di sterminio degli Ebrei di 18 paesi europei (piano noto col nome di "soluzione finale"). [...] in Israele e sottoposto a giudizio di fronte a una speciale corte che gli contestò 15 diversi reati (crimini contro il popoloebraico, contro l'umanità, crimini di guerra e appartenenza a organizzazioni criminali) fu condannato a morte e giustiziato. ...
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Statista inglese (Whittinghame 1848 - Woking 1930). Deputato conservatore dal 1874, fu primo ministro dal 1902 al 1905. Come ministro degli Esteri fu estensore del messaggio noto come dichiarazione Balfour [...] si impegnava a facilitare "la creazione in Palestina di una sede nazionale per il popoloebraico" senza "pregiudicare i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche esistenti in Palestina, o i diritti e lo status politico goduti dagli Ebrei ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popoloebraico [...] fu ridotto alla sola tribù di Giuda. Con il termine giudaismo si indicano la religione del popoloebraico e l’insieme della sua cultura, quali vennero definendosi da quel tempo in poi o, secondo altri, a partire dalla distruzione del secondo Tempio ...
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Storico e pensatore francese (Rennes 1877 - Aix-en-Provence 1963). Fu tra i promotori, nel 1947, dell'associazione Amitié Judéochrétienne, dedicata ad approfondire e a superare le cause sociali e religiose [...] scritti: Jésus et Israël (1948; trad. it. 1976), minuziosa analisi demistificatrice sulla pretesa "responsabilità collettiva" del popoloebraico per la condanna di Gesù; La dispersion d'Israël, fait historique et mythe théologique (1954); Genèse de l ...
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(ebr. Yiśrā’ēl) Nome nazionale dell’insieme di tribù costituenti il popoloebraico. La tradizione biblica lega questa denominazione al patriarca Giacobbe, il quale, a seguito della lotta sostenuta con [...] uno sconosciuto, riceve da questo appunto il nome I. (Genesi 32, 24-29). La spiegazione più comune del nome è «Egli lotta con Dio», intendendosi che lo sconosciuto, il quale infine benedice Giacobbe, sia ...
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memòria, giórno della Ricorrenza celebrata il 27 gennaio per commemorare lo sterminio e le persecuzioni del popoloebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. La data ricorda [...] il giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. È stata istituita dalla l. 20 luglio 2000 n. 211, in accordo con la proposta avanzata dal Parlamento europeo ...
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Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] biblica l'anno del Giubileo era, dopo il sabato e l'anno sabbatico, la terza delle istituzioni stabilite per il popoloebraico per mezzo di Mosè, basate sul numero simbolico sette. Il sabato, memoria del settimo giorno in cui Dio aveva riposato ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...