ENZO (Enzio, Enrico) di Svevia, re di Sardegna
Antonio I. Pini
Nacque, forse a Cremona, nella prima metà del sec. XIII; figlio naturale dell'imperatore Federico II di Svevia, che lo legittimò e creò [...] canzone Amor mi fa sovente è, nel finale, un malinconico struggente saluto alle sue care del Carroccio, del Paradiso, dell'Olifante), preannunciandone altre tre (dello Studio, del Cor gentile, di Biancofiore) che la morte gli impedì però di portare ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] la vita ecclesiastica e quella civile. La devozione alla santa lo portò ben presto a contatto con i cateriniani più fervidi, specie , e in altre, oltre che ritornare sul motivo del giudizio finale, inaspriva la sua polemica contro la gerarchia: "Tu ...
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PIRANESI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
PIRANESI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque il 4 ottobre 1720 a Venezia da Angelo e da Laura Lucchesi. Venne battezzato l’8 novembre nella parrocchia [...] quali aggiunte nell’edizione definitiva del 1757. I problemi insorti con Charlemont portarono alla sostituzione dei frontespizi, con di Roma e del Campo Marzio, composta da tre matrici, dedicata a Clemente XIV, intesa come tavola finale e indice delle ...
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DORIA, Oberto
Giovanni Nuti
Nacque prima del 1230 a Genova da Pietro e Mabilia Casiccia, primogenito di quattro figli.
Durante la giovinezza del D., negli anni della lotta tra il Comune e Federico II [...] riscuotere la gabella del sale nel Finale, appaltata dalla famiglia (docc. del 3 maggio e del 22 maggio). divergenze di opinioni con l'altro capitano (responsabile del mancato attacco a Porto Pisano e favorevole al fallimentare accordo con le città ...
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PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] espressive del teatro d’opera coevo, serio e comico.
Nell’estate seguente Pergolesi fu chiamato a musicare, come saggio finale ‘tallona’ nel loro divenire: la gestualità del linguaggio musicale è portata a un grado inusitato di frizzante vitalità. ...
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ESTE, Rinaldo d'
Paolo Bertolini
Secondo di questo nome, nacque dal marchese Aldobrandino (II), fratello di Azzo (VIII), signore di Ferrara, di Modena e di Reggio, e da Alda di Tobia Rangoni, nell'ultimo [...] con la Curia, a schierarsi dalla parte del re di Germania e a portare aiuto al Visconti.
L'E. fu pronto suoi fratelli ricevettero il vicariato apostolico per dieci anni anche in Finale Emilia ed in Massa Finalese. Allora cercarono di convincere Azzo ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] . 238), il C. presentò tra l'altro la Scena finaledel "René" di Chateaubriand (Copenaghen, Museo Thorvaldsen), un romantico accavallavano uno sull'altro: aprile 1837, a Roma, a portadel Popolo; giugno-luglio dello stesso anno a Poznań (Kunst ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] Guercio).
La tranquillità e la sicurezza del nuovo incarico diedero finalmente modo al professore materano di confrontarsi esser passato all'altra vita in quella città, ove si era portato da qualche tempo a respirare di quell'aria salubre, per alcune ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] r. 4).
La narrazione del tumulto popolare che portò alla liberazione di Guglielmo I, e nel corso del quale trovò la morte il principino appunto che Stefano di Perche, giunto alla stretta finale, non vuole impiegare proprio per non apparire tirannico ...
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PACINI, Giovanni
Saverio Lamacchia
PACINI, Giovanni. – Nacque a Catania l’11 febbraio 1796, come attesta l’atto di battesimo custodito nella parrocchia della Madonna dell’Aiuto (Adabbo, 1875, p. IX), [...] era in irreparabile ritardo, a portare a termine Matilde di Shabran di Pacini all’amico Gaetano Somma, come quella del 14 marzo 1857: «Sappi dunque ch’io fui ha un pezzo da reggere il confronto col finale della Saffo» .
Un contatto diretto forse ...
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finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...